Confine

Targa nera per i natanti immatricolati in Svizzera

Accordo raggiunto tra le autorità italiane per consentire la navigazione sulle parti comasche e varesine del Ceresio. Gobbi benedice la soluzione

Ci vorrà la targa nera
(Ti-Press/Archivio)
28 aprile 2024
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I natanti immatricolati in Svizzera da cittadini residenti nell’Ue potranno liberamente navigare sul Ceresio lombardo. Lo potranno fare per 18 mesi e saranno muniti di una targa nera, in sostituzione della targa svizzera. La deroga potrà essere rinnovata per altri 18 mesi, dopo un rimessaggio in una località svizzera. Questo a seguito di un recente accordo tra l’Autorità di Bacino del Ceresio, Piano e Ghirla, presieduta da Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa e l’Agenzia delle dogane di Como, territorialmente competente sia della sponda comasca che di quella varesina del lago di Lugano. Un accordo che mette al riparo da brutte sorprese i diportisti europei, possessori di natanti immatricolati in Svizzera, per cui con targhe della Confederazione, che diversamente, per navigare sul Ceresio avrebbero dovuto sdoganare l’unità nautica ed evitare brutte sorprese, come il sequestro dell’imbarcazione e il pagamento di salatissime multe.

A questo punto, onde evitare equivoci, l’accordo non riguarda i diportisti svizzeri, per i quali non esistono restrizioni. La novità è emersa dall'incontro di mercoledì scorso a bordo della motonave Italia della Navigazione Lago di Lugano, dove si è tenuto il secondo tavolo per la sicurezza sulle acque del Ceresio, convocato dai prefetti di Como e di Varese. Un tavolo molto ampio: vi hanno partecipato questori, comandanti provinciali, carabinieri, guardia di finanza, roan (reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle), dirigenti delle agenzie delle dogane e sindaci dei comuni rivieraschi. Avrebbe dovuto partecipare anche il consigliere di Stato Norman Gobbi, che non ha potuto essere presente a causa di precedenti impegni. Gobbi, in una lettera inviata ai partecipanti all’incontro, dopo aver valutato positivamente l’accordo (“importante per l’intero Canton Ticino e la Regio Insubrica”), auspica una analoga soluzione anche per il lago Maggiore.

Confermata la collaborazione italo-svizzera per il soccorso sul Ceresio. È stato rafforzato il peso della vigilanza e del controllo, con la dotazione di idroambulanze e di unità di soccorso con sistemi di allarme da parte della Crode Verde di Lugano e delle società di Salvataggio di Lugano e del Mendrisiotto. A breve sarà sottoscritta una convenzione con i vigili del fuoco di Como e di Varese per l'istituzione di un avamposto. I pompieri di Menaggio e Porlezza hanno già in acqua un’imbarcazione.