Il sindaco ha affermato che le trattative con un impresario ticinese sono in corso e le sue intenzioni ‘sono più che concrete’
Una casa di riposo per anziani nell’ex ospedale Renaldi di San Mamete di Valsolda. È quanto rientra nelle intenzioni di un imprenditore ticinese che ha manifestato la disponibilità ad acquistare il complesso che, dismesso dal 1986, in comodato d’uso sino a due anni fa al comune di Valsolda, attualmente è di proprietà dell’Azienda sociosanitaria territoriale lariana di Como. A darne notizia è stata Laura Romanò, sindaca del Comune lacustre affacciato sul Ceresio, che si è ripromessa di incontrare Luca Stucchi, neodirettore dell’azienda sanitaria: «Il nostro obiettivo è di favorire la trattativa con il privato, un industriale ticinese, del quale in questa fase non ritengo di dover fare il nome, le cui intenzioni sono più che concrete. Insomma, come Comune siamo impegnati a fare in modo che l’ex ospedale possa essere al più presto recuperato. La sua destinazione a scopo sanitario non comporterebbe pratiche per un cambiamento di destinazione d’uso».
Il compendio immobiliare dell’ex ospedale di Valsolda, originariamente Villa Affinit, nel 1868 è stato donato da monsignor Lorenzo Renaldi, vescovo di Pinerolo, per la cura e l’assistenza degli infermi dei Comuni tra Lario e Ceresio. Nel corso della sua esistenza l’ospedale ha avuto una sala operatoria e un reparto maternità. Nel 1978 è stato ampliato con l’aggiunta di una nuova ala, mentre nella vecchia struttura venivano realizzati un Laboratorio Analisi e una Radiologia. Per anni una parte dello stabile ha ospitato la Croce Rossa di Valsolda. Recentemente nel corso di un sopralluogo sono stati scoperti affreschi ben conservati. L’ex Renaldi di Valsolda è stato chiuso nel 1986 in coincidenza con l’apertura dell’ospedale di Menaggio.