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‘Guerra delle multe’, un'azienda luganese cita il Comune di Como

La Lp Credit reclama il pagamento di 55mila franchi per il lavoro di recupero delle sanzioni non pagate dagli svizzeri svolto per conto di un'altra ditta

Immagine di archivio
(Depositphotos)
9 aprile 2024
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Quello del recupero delle multe comminate a cittadini stranieri, soprattutto svizzeri data la vicinanza, e mai pagate è un tema che da anni affligge l'amministrazione comunale di Como. Alla difficoltà di incassare i crediti, poi, come riporta il portale Comozero, si è aggiunta di recente una grana giudiziaria.

Facciamo un passo indietro: se nel caso delle multe contestate direttamente all'automobilista i dati sembrano indicare una tendenza al saldo immediato da parte dei ticinesi (in alcuni casi tornando a prelevare in Svizzera per evitare il fermo amministrativo dell'auto, come accaduto di recente a Ponte Chiasso), i problemi sorgono quando la multa va inviata per posta, soprattutto in Svizzera. Ciò in quanto fra la Confederazione e l'Italia non esiste un accordo per lo scambio di informazioni riguardo alle sanzioni amministrative, ma solo per quanto riguarda l'ambito penale. Un problema che le amministrazioni italiane, fra cui quella del Comune di Como, hanno risolto incaricando del recupero dei crediti alcune società private, che a loro volta affidano la riscossione a proprie filiali in Svizzera o ad altre società elvetiche.

Ciò che ha fatto l'amministrazione del capoluogo lariano, incaricando la società Nivi, una delle più quotate nel settore, di riscuotere le multe non pagate dagli svizzeri nel periodo 2018-2019. E qui è sorto un altro problema: a svolgere il lavoro in Svizzera per conto della società italiana sarebbe stata la Lp Credit Sagl, con sede a Lugano, la quale lo scorso 27 marzo ha citato in giudizio il Comune di Como di fronte alla Pretura luganese per il presunto mancato pagamento, a partire dal 17 ottobre 2023, di 55'000 franchi più interessi del 5%. Somma che spetterebbe alla società, appunto, per il lavoro di recupero crediti svolto per conto di Nivi.

In soccorso del Comune di Como è arrivata la stessa Nivi, che ha messo a disposizione dell'amministrazione un legale, l'avvocato Fulvio Pezzati, specialista in materia assumendosi l'onere delle spese legali, in attesa che la giustizia svizzera decida se la somma è dovuta o meno.

Una ‘guerra delle multe’, quella fra il Comune di Como e il Ticino che, dopo la minaccia di destinare un carro attrezzi appositamente ai ticinesi che parcheggiano selvaggiamente paventata dal sindaco Alessandro Rapinese e il conseguente botta e risposta sui social con il consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri, approda ora nelle aule giudiziarie.

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