Le statuette, sottratte il 17 marzo da una villa, sono ricomparse la mattina del 28 davanti al cancello: non sembrerebbe opera del Fronte di Liberazione
Un furto misterioso, con un lieto fine, quello avvenuto nei giorni scorsi a Cairate, in provincia di Varese, di cui parla La Prealpina. Ancor più bizzarro se si considera la refurtiva: sette statuette di nani da giardino, più Biancaneve, Bambi, un gallo e una gallina.
Il furto delle statuette, di grande valore affettivo per la padrona di casa, era avvenuto lo scorso 17 marzo, di notte, ed era stato denunciato ai Carabinieri. Nella mattinata di giovedì 28 marzo, però, arriva il colpo di scena: al risveglio, i coniugi che abitano nella villetta hanno ritrovato le statuette bene allineate fuori dal cancello dell'abitazione. Una lieta sorpresa, dunque, che lascia spazio agli interrogativi: perché rubare i nani, e soprattutto perché restituirli dopo quello che, dato il numero e il peso delle statue, doveva essere un furto bene organizzato, con uno sforzo eccessivo per un semplice scherzo?
Data la particolare natura degli oggetti rubati, il pensiero va istintivamente al famigerato (e sedicente) Fronte di Liberazione dei Nani da Giardino, il movimento goliardico i cui seguaci sono soliti sottrarre le statuette dei nani dai giardini delle abitazioni e riportarli nei boschi, il loro presunto ambiente naturale: lo scorso settembre, il Fronte aveva già colpito nel Varesotto, a Malnate. La restituzione dei nani, però, unita all'assenza di una rivendicazione del gesto, porterebbe a escludere il suo coinvolgimento: a meno, chiaramente, di un pentimento subentrato in qualcuno dei membri del Fronte che ha deciso di dissociarsi.