Respinto il ricorso. Aveva indicato come possibili colpevoli i fratelli della moglie Raffaella Castagna, tra le vittime della strage di Erba
Nell’elenco di coloro che, per lo più sciacalli della tastiera, hanno diffamato i fratelli Pietro e Giuseppe Castagna c’è anche Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e papà di Youssef, due delle quattro vittime della strage di Erba del 2006.
Oltre al pagamento di 70mila euro di risarcimento, il tunisino è stato condannato in via definitiva dai giudici della Corte d’Appello di Milano per diffamazione nei confronti dei fratelli della moglie a due anni e mezzo di carcere. Il ricorso in appello è infatti stato giudicato inammissibile dai giudici milanesi, ragione per cui è diventata definitiva la condanna per diffamazione aggravata decisa in primo grado un anno fa in Tribunale a Como.
L’accusa si fondava su un articolo uscito nel 2019 su una testata online. In quel pezzo, firmato da un giornalista che si era subito dichiarato disponibile a valutare un risarcimento che avrebbe portato alla remissione della querela da parte dei due fratelli, Azouz sosteneva che la strage di Erba avesse un fine economico: “Indagate sulla famiglia. Mio figlio Youssef conosceva l’assassino. Lo ha ucciso qualcuno vicino a mia moglie. Basta leggere le carte per capire che è stato qualcuno che voleva l’eredità di mia moglie”. Accuse chiarissime e diffamatorie, come sta scritto nella sentenza di condanna, visto poi che proviene “da un soggetto direttamente coinvolto nella vicenda”.
Con la condanna di Azouz Marzouk salgono così a una trentina le condanne per diffamazione. E non è finita. Quattro le persone sotto processo, fra cui Rosa Bazzi e un giornalista delle Iene, per un’intervista rilasciata dalla donna, mandata in onda su Italia 1 cinque anni fa: “Pietro (Castagna, ndr) deve sedersi a tavola con me e vedere chi è colpevole di noi due”.
La decisione dei giudici dell’“appello” di Milano arriva mentre a Brescia è in corso il processo per la richiesta di revisione presentata dagli avvocati di Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati all’ergastolo in via definitiva per la strage di Erba. Marzouk, che si è detto convinto che i due coniugi siano innocenti e si è costituito parte civile nel procedimento in corso in Tribunale. Era in aula il 1° marzo scorso, alla prima udienza, che è stata rinviata al 16 aprile come richiesto dalla difesa dei coniugi erbesi.