Confine

Dall'Italia al Ticino per fornire droga ai pusher: due arresti

Al momento del fermo, scattato dopo vari pedinamenti e intercettazioni con cimici, avevano in auto 5 kg fra cocaina ed eroina nascosti in un doppiofondo

In sintesi:
  • A insospettire i poliziotti della Squadra Mobile di Como è stato l'andirivieni in dogana di uno dei due fermati, senza apparenti motivi personali o di lavoro
  • La droga veniva confezionata in Brianza e caricata sull'auto che veniva poi prelevata per il trasporto oltreconfine per rifornire gli spacciatori in Svizzera
Immagine di archivio
(Depositphotos)
25 gennaio 2024
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Una serie di viaggi fra Italia e Svizzera senza nessun apparente motivo di lavoro o personale, quelli compiuti negli ultimi mesi del 2023 da un 48enne cittadino italiano: un andirivieni che agli uomini della Squadra Mobile della Questura di Como è apparso sospetto, tanto da indurli a monitorare con discrezione l'uomo. Risultava così che il 48enne, prima di raggiungere il Ticino, si recava a Meda, in provincia di Monza e Brianza, dove prelevava un'autovettura da un parcheggio di un condominio con la quale varcava poi la frontiera.

Avendo poi un riscontro su una cessione di cocaina effettuata, gli investigatori, con la collaborazione della Polizia Cantonale del Canton Ticino e d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, hanno provveduto a piazzare delle cimici sull'auto intercettando i suoi movimenti all'interno della vettura. L'attività di sorveglianza ha permesso di identificare un 33enne cittadino albanese coinvolto nell’illecita attività dell’italiano, che risultata avere il compito del taglio e della conservazione di sostanze stupefacenti, attività che avveniva in un'abitazione a Meda, proprio dove il 48enne prelevava l’autovettura per i suoi viaggi in Svizzera.

Le indagini hanno dunque evidenziato che i due indagati erano impegnati in una fiorente e redditizia attività di fornitura di stupefacenti a favore di spacciatori al dettaglio in Svizzera, a cui cedevano circa 700-800 gr di sostanza stupefacente ogni settimana, trasportandola oltreconfine a bordo della citata autovettura dotata di doppiofondo meccanicamente accessibile.

Lo scorso 23 gennaio, avendo accertato che era in programma il trasporto di una ingente quantità di stupefacenti, gli agenti decidevano di intervenire sorprendendo i due a Figino Serenza, nel Comasco, sequestrando a loro carico 3 kg e 800 grammi di eroina e 990 grammi di cocaina oltre a circa 15mila euro in contanti, materiale per il taglio, la pesatura e il confezionamento della sostanza, tra cui degli stampini in ferro battuto per creare i classici panetti di droga.

I due uomini sono quindi stati arrestati e successivamente associati al carcere del Bassone di Como a disposizione dell’Autorità giudiziaria in attesa della verifica in sede processuale delle risultanze emerse dall’attività investigativa.