Confine

Ai controlli in dogana soldi nelle mutande e droga nella scocca

Nel 2023 la Guardia di finanza ha intercettato oltre 15 milioni di euro non dichiarati. E i metodi di trasporto della valuta o della droga sono fantasiosi

Il Cash-Dog all’opera
(Guardia di Finanza)
17 gennaio 2024
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Sono oltre 500 le violazioni in materia di circolazione transfrontaliera di valuta accertate nel 2023 dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dai militari della Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso presso i valichi di confine con la Svizzera. I metodi utilizzati sono vari e fantasiosi: c'è chi nasconde i soldi negli indumenti, chi in scatole di biscotti per bambini o buste della spesa.

Fra i casi più eclatanti, smascherati dall'infallibile fiuto del cash dog in forza al Gruppo Ponte Chiasso, quello di un viaggiatore che portava, sotto la biancheria intima, oltre 100'000 euro in contanti, apparendo peraltro, nonostante l'elevato numero di banconote trasportate, per nulla turbato dall’atto del controllo e addirittura incredulo di quanto rinvenuto dai finanzieri.

Le operazioni nel corso dell’anno appena trascorso hanno permesso di intercettare, complessivamente, circa 15'000'000 di euro, sequestrandone oltre 1'500'000 in violazione dell’obbligo di dichiarare somme di denaro contante pari o superiori ai 10'000 euro.

Le modalità di occultamento più bizzarre e fantasiose non hanno riguardato solo la valuta ma anche le sostanze stupefacenti.

Tra i tanti viaggiatori che quotidianamente transitano a bordo dei treni diretti in Svizzera, nel corso di un normale controllo a bordo di un convoglio in sosta alla stazione di Chiasso, veniva notato dai finanziari un soggetto di etnia cinese che trasportava diverse scatole di cartone contenenti abbigliamento di vario genere, pronte per essere spedite a mezzo posta. L’apparente distacco mostrato dal soggetto fermato insospettiva gli operanti e li induceva ad approfondire il controllo sui bagagli, consentendo di rinvenire, all’interno delle normali intercapedini presenti nelle confezioni, oltre 5 chili di sostanze stupefacenti.

Ma sono le autovetture a prestarsi, più di altri mezzi di trasporto, all’occultamento di tali sostanze: nel corso di un normale controllo al Valico di Brogeda non passava inosservata una donna che, con fare pacato e modi educati, rispondeva puntualmente alle domande poste dagli operanti. All’interno dell’abitacolo dell’autovettura della donna i funzionari e i militari cosiddetti "cacciavitisti" notavano tuttavia un’impercettibile anomalia strutturale che li insospettiva: approfondendo il controllo, veniva scoperto un vano ricavato in modo ingannevole sotto la scocca, che nascondeva alcune buste contenenti circa 55 kg di ecstasy.

Anche i normali bus di linea sono spesso usati dai corrieri della droga, che si confondono in mezzo ad altri passeggeri: negli ultimi mesi del 2023 è stato individuato un viaggiatore che ha insospettito gli operanti per aver dichiarato un soggiorno estero per un numero di giorni incompatibile con il piccolo bagaglio al seguito. L’atteggiamento nervoso del soggetto induceva gli agenti ad approfondire i controlli, che permettevano di scoprire che trasportava, all'interno del proprio corpo, 74 ovuli con ben 800 grammi di cocaina.

A testimonianza di un fenomeno degno sempre della massima attenzione l’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, nel corso del 2023, ha permesso ai funzionari della Guardia di Finanza di arrestare complessivamente 9 soggetti, denunciarne a piede libero 21 e segnalare ai competenti Uffici Territoriali di Governo 130 assuntori di droghe di vario genere.