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Uomini drogati e rapinati: 16 anni alla ‘Mantide della Brianza’

Una 47enne comasca è stata condannata con l'accusa di aver narcotizzato le vittime con tranquillanti nelle bevande per poi sottrarre oggetti di valore

Immagine di archivio
(Depositphotos)
9 dicembre 2023
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Si è guadagnata il soprannome di "Mantide della Brianza" la 47enne comasca a cui il tribunale di Monza ha inflitto la pesantissima pena di 16 anni e cinque mesi di carcere La donna, come riporta La Provincia di Como, è stata infatti ritenuta colpevole di aver compiuto una lunga serie di rapine, 8 in totale più altrettante lesioni, offrendo delle bevande "corrette" con benzodiazepine alle vittime, fra i 27 e gli 84 anni, per addormentarle e rubare loro effetti personali, oro e gioielli. Una ventina in totale i capi d'accusa anche l'utilizzo indebito delle carte di credito dei bersagli. L'accusa, che aveva chiesto una pena inferiore di un anno, ha affermato che "solo per caso" non ci siano stati morti.

L'indagine aveva preso il via dopo il ritrovamento di un 83enne di un paese vicino a quello dell'imputata trovato svenuto in casa e che aveva in corpo delle benzodiazepine. L'uomo aveva dichiarato di ricordare solo di aver preso una camomilla con una donna che si era da lui presentata per una raccolta fondi per beneficenza, ritrovandosi poi al risveglio senza una catenina e la fede.

La donna, originaria di Rebbio, nel corso del procedimento, durato diversi mesi, ha sempre negato ogni accusa, sostenendo di mantenersi facendo massaggi e di aver avuto, nel corso di questa attività, diverse molestie e richieste di prestazioni sessuali da parte di alcuni clienti.

La difesa ha annunciato l'appello una volta rese note le motivazioni, fra 90 giorni, lamentando che fra gli accusatori della donna c'erano posizioni diverse che non sono state distinte, e che non è stata accolta la richiesta di una perizia psichiatrica. Solo una delle vittime, peraltro si è costituita parte civile.