Confine

Qualità della vita, a Como e Varese un disastro la sanità

Nonostante un miglioramento negli altri ambiti, la classifica del Sole 24 Ore piazza le due province agli ultimi posti nel settore sanitario

La crisi non risale a oggi, ma si trascina da anni
(Ti-Press)
4 dicembre 2023
|

Un disastro, e non poteva essere diversamente, il mondo sanitario nelle province di Como e Varese. A dirlo è ‘Il Sole 24 Ore’ che stamane ha pubblicato la 34esima edizione della classifica inerente alla qualità della vita che fotografa il livello di benessere delle centosette province italiane in base a novanta indicatori. Sia per Como che per Varese il risultato peggiore è quello riferito al mondo sanitario e in particolare ai professionisti di medicina generale attivi ogni mille abitanti. Graduatoria che vede la provincia lariana al 102esimo posto su 107. Quella di Varese si colloca al 98esimo posto. La media nazionale è di 0,71 medici di famiglia ogni mille abitanti. Il Lario si ferma molto prima, a 0,57, il Varesotto a 0,61. Ciò significa che nelle due province pedemontane lombarde c’è un medico ogni duemila residenti.

Non va meglio al settore ospedaliero. Qui oltre ai camici bianchi, le criticità coinvolgono anche gli infermieri. E non poteva essere diversamente, in quanto la crisi non risale a oggi ma si trascina da anni. La causa è cosa nota: la fuga di medici e infermieri della fascia di confine verso la Svizzera, ma non solo. Sempre più consistente la scelta di medici e infermieri di lavorare all’estero. Nel Nord Europa e nei Paesi del Golfo, dove gli stipendi raggiungono anche i ventimila dollari al mese e i benefit sono decisamente allettanti. La fuga all’estero dei medici italiani non è dovuta solo alla prospettiva di guadagnare di più, ma anche ai carichi di lavoro, le difficoltà, le aggressioni e le cause intentate nei loro confronti. In Italia lo scorso anno ben cinquemila giovani medici di famiglia (una cinquantina dei quali residenti nelle province di Como e di Varese) hanno scelto di andare all’estero. Una perdita per il Sistema sanitario nazionale, visto che ognuno di loro è costato all’Italia 150mila euro. Frenare questa fuga sembra impossibile, anche perché le ‘cure’ di cui si parla da sempre sembrano palliativi.

Ma torniamo alla classifica del quotidiano economico milanese. La qualità della vita in provincia di Como lo scorso anno rispetto al 2021 è migliorata, essendo risalita al 17esimo posto, guadagnando posizioni. Anche Varese ha fatto un balzo in avanti, classificandosi al 33esimo posto rispetto al 43esimo dell’anno precedente. Incredibilmente però entrambe le province – fra le più ricche d’Italia – hanno perso posizioni nell’ambito ‘ricchezza e consumi’ (Como è retrocessa dal quinto al 18esimo posto) e nel comparto ‘affari e lavoro’ (Varese ha perso venti posizioni). Per quanto riguarda ‘giustizia e sicurezza’ Como si è classificata al 12esimo posto, quattro in meno rispetto allo scorso anno. Balzo in avanti nella sezione ‘affari e lavoro’ avendo raggiunto la 14esima posizione rispetto alla 36esima del 2022. Bene anche ‘ambiente e servizi’, ‘demografia e società’ e ‘cultura e tempo libero’. Insomma, sia per Como che per Varese, un bilancio soddisfacente, se non fosse che il ranking relativo al mondo sanitario è disastroso.