È la storia di una convivenza violenta tra due frontalieri di Porlezza finita con l'arresto dell'uomo che aveva già ‘precedenti’
Un 53enne frontaliere di Porlezza resta rinchiuso nel carcere Bassone di Como per violazione del ‘codice rosso’ (legge che – rafforzata dallo scorso settembre – tutela le donne che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti). Lo ha deciso il gip di Como che stamane al termine dell'interrogatorio di garanzia ha confermato la detenzione dell'uomo, arrestato in flagranza di reato nel fine settimana dai carabinieri della compagnia di Menaggio per aver picchiato la convivente, una 51enne, pure lei frontaliera.
La donna presa a pugni aveva telefonato al 112. Quando i carabinieri sono arrivati l'uomo era ancora a Porlezza nell'appartamento della coppia. Sul posto sono arrivati anche i soccorsi del 118. La 51enne è stata portata al Pronto soccorso di Menaggio, dal quale potrà essere dimessa tra una decina di giorni. La decisione del giudice del Tribunale di Como di confermare la detenzione in carcere deriva dal fatto che l'uomo nell'estate dello scorso anno era già stato denunciato dalla convivente, per cui era stato ‘ammonito’ dalla Questura del capoluogo lariano: era stato invitato a non commettere nuovi maltrattamenti nei confronti della convivente. A seguito dell’ammonimento la coppia si era separata, per poi tornare assieme nell'ottobre scorso. Una convivenza, stando alla denuncia della donna, fatta anche di botte e maltrattamenti.