Confine

Como, due condanne per le rapine di Novazzano e Monteggio

Pene patteggiate, a cinque anni e tre e mezzo di prigione, al 56enne comasco, che fungeva da staffetta, e al 62enne, autore del colpo nel Mendrisiotto

Il distributore oggetto del colpo di due anni fa
(Ti-Press/Archivio)
16 novembre 2023
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Si è risolto con due condanne patteggiate in sede di udienza preliminare a Como il processo per la rapina del 14 ottobre 2021 ai danni del Piccadilly di via Marcetto di Novazzano, per la tentata rapina del 9 dicembre 2021 alla banca Raiffeisen di Monteggio e per altri due episodi compiuti a Grandate e a Robecco sul Naviglio, nel Milanese. Cinque anni di reclusione, la pena patteggiata da un 56enne comasco, residente a Bregnano, che nell’assalto banditesco di Novazzano ha svolto il ruolo di staffetta, in quanto era sul confine per scortare l’autore materiale della rapina che aveva fruttato un bottino di 5mila euro, tra franchi svizzeri e valuta europea. Tre anni e mezzo di prigione, invece, la condanna patteggiata dal secondo imputato, un 62enne milanese, considerato l’autore della rapina di Novazzano.

Il giudice delle udienze preliminari Walter Lietti ha condannato il comasco anche per la tentata rapina di Monteggio che, come si ricorderà, era clamorosamente fallita in quanto il commando composto da quattro maturi rapinatori (età compresa fra i 55 e i 69 anni, tutti già condannati a Lugano), era atteso dalle forze dell’ordine ticinesi, allertate dai carabinieri di Como. Anche in occasione del fallito colpo di Monteggio, come ha sottolineato il pubblico ministero Giuseppe Rose, in udienza preliminare, il 56enne di Bregnano aveva fatto da staffetta. Il suo ruolo era quello di favorire la fuga dei banditi. A Como entrambi gli imputati sono stati condannati anche per un furto di 13mila euro in contanti rubati a un imprenditore di Robecco sul Naviglio (26 novembre 2021) in provincia di Milano, che aveva parcheggiato all’interno della propria azienda di pompe funebri e per una rapina del 13 gennaio 2022 a Grandate, che fruttò un bottino di 80mila euro (cinque orologi, tra cui un Audemars da 45mila euro e un Rolex da 25mila euro). La condanna più pesante inflitta al comasco si spiega con la partecipazione alla fallita rapina di Monteggio.