Confine

Il traffico transfrontaliero al tavolo dei sindacati europei

Rimarcate le ricadute negative sulla qualità di vita dei pendolari. ‘La problematica deve diventare un tema dell'agenda dei governi’

Si è parlato di mobilità al confine a un incontro a Riccione
(Ti-Press)
29 ottobre 2023
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Nel fine settimana a Riccione all'incontro dei rappresentanti di nove Consigli sindacali interregionali (diciassette le sigle sindacali di Italia, Svizzera, Austria, Slovenia, Croazia e Malta) si è parlato anche del traffico transfrontaliero tra la provincia di Como e il Canton Ticino, da sempre complicatissimo e ancora più difficile da quando sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza delle gallerie della A9. Lavori che in questa fase andranno avanti sino all'8 dicembre, per poi essere sospesi sino al marzo del prossimo anno: in vista della conclusione definitiva a maggio.

“Il traffico nella zona tra Italia e Svizzera incide negativamente sulla qualità della vita dei frontalieri e crea tensione nei rapporti con gli svizzeri”. Queste le considerazioni del consigliere diplomatico del Ticino e segretario della Regio Insubria Francesco Quattrini, che ha evidenziato l’importanza del legame tra il cantone di lingua italiana e la zona di confine, ricordando come il 32% della manodopera sia assicurata dai frontalieri. Una realtà che s'accompagna a criticità come quella legata alla mobilità transfrontaliera e che incidono sulla qualità della vita.

“Ciascuno dei territori di frontiera ha le proprie specificità – è stata la valutazione dei segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Giuseppe Augurusa, Marco Contessa e Pancrazio Raimondo –. I frontalieri non sono una realtà periferica ma una categoria che deve veder migliorare la propria condizione giuridica nel suo complesso. Parliamo di oltre 120mila frontalieri da e verso il nostro Paese da Stati confinanti o limitrofi. Una realtà che deve diventare un tema all’attenzione dei governi”, a cominciare dalle specificità di ciascun territorio di confine. Per quanto concerne il Canton Ticino la mobilità è un tema che si trascina da decenni. Dall'accordo italo-svizzero sulla nuova fiscalità dei frontalieri dovrebbero scaturire risorse per finanziare interventi in grado (si spera) di decongestionare il traffico a ridosso della frontiera.