Confine

Professioni sanitarie, più matricole a Como

Le autorità cercano di arginare la fuga di infermieri verso il Ticino. E una casa anziani assume personale indiano

A fare la differenza sul confine la busta paga
(Ti-Press)
18 settembre 2023
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Si sono svolti nel fine settimana a Varese i test d'ingresso per le professioni sanitarie dell'Università dell'Insubria. L'attenzione è concentrata sul corso di cure infermieristiche, la cui sede è a Como, tra le aule che in passato hanno ospitato il Politecnico e l'ex ospedale Sant'Anna. Se a livello nazionale c’è stata una contrazione del numero di studenti ammessi al corso di laurea infermieristica, a Como si registra un aumento delle matricole, che passano da 75 a 100. Venticinque studenti in più: una risposta alla forte carenza di infermieri per cercare di invertire la rotta circa la grave mancanza di personale, dovuta alla forte richiesta di paramedici (oltre che di medici) da parte delle strutture sanitarie del Canton Ticino.

Negli ambienti delle professioni sanitarie c’è chi osserva come l'Università dell'Insubria prepari infermieri che poco dopo la fine degli studi se ne vanno a lavorare in Svizzera, per motivi risaputi: l'abissale differenza in busta paga. Nel Comasco (ma è così anche nel Varesotto) la carenza di personale sta mettendo in difficoltà ospedali e case di riposo per anziani. A Como e provincia servirebbero almeno 300 infermieri. Per colmare, almeno in parte, questo vuoto, l'Asst Lariana ha pubblicato un bando per l'assunzione di 130 professionisti. Le domande debbono essere presentate entro il 12 ottobre, entro l'anno le assunzioni.

Considerato che mancano anche giovani medici, il Ministero dell'Università all'ateneo comasco-varesino ha assegnato più posti al corso di laurea di medicina e chirurgia. Il numero delle matricole è passato da 150 a 199. Nel frattempo, è arrivata la notizia che una casa di riposo per anziani di Como ha assunto quattro infermiere provenienti dall'India.