La cittadinanza dice sì, con una maggioranza del 54,8%, le elezioni in primavera
All'insegna di un proverbio sempre più importante, dietro il quale spesso si cela uno stato di necessità, i Comuni di Uggiate Trevano e Ronago, entrambi aggrappati alla frontiera, che si traduce in un radicato frontalierato, si sono uniti all'insegna dell'unione fa la forza (ecco il proverbio). Il via libera è arrivato dagli abitanti dei due comuni che hanno espresso sì al referendum popolare di domenica scorsa. L'esito alla vigilia non era scontato, considerato che il voto è stato preceduta da una campagna referendaria agguerrita. I contrari hanno fatto leva soprattutto sulla perdita di autonomia dei rispettivi Comuni. A favore dell'unione si sono spesi soprattutto i sindaci attualmente in carica: Agostino Grisoni a Ronago e Rita Lambrughi a Uggiate Trevano. Nei due paesi ha votato il 35% degli aventi diritto. Percentuale sufficiente per superare il quorum. I sì sono risultati 1'216 (53,8,%), i no 930 (46,2%). Più convinti della fusione gli abitanti di Ronago, che una decina di anni fa avevano bocciato la fusione oltre che con Uggiate Trevano con Faloppio. Il nuovo Comune dal 1° gennaio 2024, giorno in cui si insidierà un commissario prefettizio, si chiamerà Uggiate con Trevano, che avrà oltre 7mila abitanti, per cui entrerà nella classifica dei paesi più popolati della provincia di Como. Nella primavera del prossimo anno le elezioni amministrative per la nomina del sindaco e l'elezione del Consiglio comunale. Gli attuali documenti saranno validi sino alla scadenza naturale. Il nuovo Comune rilascerà ai lavoratori dipendenti un documento da consegnare al datore di lavoro. Sono ovviamente compresi i frontalieri che nei due comuni che si sono uniti rappresentano una forza lavoro determinante, e che si traduce in un diffuso benessere.