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Il Lago Maggiore continua a calare, navigazione a rischio

La portata dei traghetti che collegano le due sponde del Verbano è già stata ridotta, non si escludono stop per i battelli e chiusura di alcuni scali

23 agosto 2023
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Due metri in due mesi. Un calo a picco senza precedenti quello relativo al livello del Verbano che mette a rischio la navigazione. È infatti uno scenario drammatico quello prospettato dalla Navigazione Lago Maggiore, che dopo aver ridotto a 100 quintali (da 440) il peso massimo a pieno carico degli automezzi ammessi sui traghetti che collegano le due sponde del Verbano, si prepara a nuove riduzioni.

Per capire cosa può succedere occorre innanzitutto partire dall'attuale livello del lago, che all'ultimo rilevamento, allo sbarramento della diga della ‘’Miorina‘’ di Sesto Calende, era sotto di 35 centimetri. In caso di un abbassamento di altri 11 centimetri la portata dei traghetti diminuirà a 20 quintali, che significa stop ai mezzi pesanti (camion, autobus e camper). Se poi la discesa rispetto all'attuale livello continuerà di 25 centimetri molti battelli, oltre ai traghetti, dovrebbero fermarsi. Non si esclude che possano essere chiusi alcuni scali, in aggiunta ai tre della sponda lombarda (Ispra, Ranco e Porto Valtravaglia) già "off limits".

Insomma, una situazione decisamente problematica, con pesanti conseguenze per il turismo, il commercio e gli spostamenti delle persone. Interprete di queste preoccupazioni è Silvia Marchionini, sindaco di Verbania che ha chiesto un immediato intervento da parte delle istituzioni: «È evidente che la sperimentazione del Consorzio Ticino è fallito, per cui è giunto il momento di predisporre modelli matematici che prevedano come ripartire l'acqua del lago coinvolgendo la Svizzera, in quanto le autorità elvetiche non possono essere escluse da misure e provvedimenti che si riflettono anche sul loro territorio. Torno a ripetere che amministratori locali e forze economiche non possono essere lasciati soli».