La causa: i rincari che si sono succeduti nelle ultime settimane. Intanto ha preso il via presso i distributori italiani l'‘operazione trasparenza’
Nel giorno in cui, martedì 1° agosto, ai distributori italiani di carburanti sono comparsi i totem con i prezzi medi regionali (nazionali ai distributori sulla rete autostradale) per l'esordio dell’“operazione trasparenza” – così l’ha definita il governo in quanto dovrebbe consentire agli automobilisti una scelta consapevole – in Lombardia, e quindi anche a Como, il prezzo medio della benzina self era di 1,911 euro al litro e del gasolio self di 1,774 euro al litro. I benzinai che non espongono il totem con i prezzi medi regionali rischiano multe sino a 2mila euro e la sospensione dell'attività per i recidivi. Tuttavia sulla possibilità di consentire una scelta consapevole per chi deve fare il pieno di benzina c’è da essere scettici in quanto l’automobilista dovrebbe fare il giro degli impianti di benzina per verificare i vari prezzi. Insomma, una sorta di giro dell'oca.
A Como, rispetto ai prezzi medi regionali, il prezzo dei carburanti era superiore da tre a cinque centesimi di euro al litro. Non è una novità che in riva al Lario i carburanti costino sempre qualcosa in più dei prezzi medi lombardi. Sta di fatto che la benzina, con i rincari che si sono succeduti nelle ultime settimane, è tornata a essere conveniente in Canton Ticino, dove costa da 10 a 21 centesimi in meno al litro. Ciò si traduce in un possibile risparmio, su un pieno di 40 litri, tra i 4 e gli 8 euro. È abbastanza per invogliare i comaschi a fare il pieno negli impianti ticinesi della fascia di confine? Difficile dirlo, anche perché occorre fare i conti con altri fattori, primo fra tutti il costo (anche in termini di tempo) per raggiungere le pompe di benzina ticinesi. Ovviamente i distributori più convenienti (anche per via della vicinanza) sono quelli di Pizzamiglio dove il prezzo medio della benzina è di 1,75 euro al litro (prezzo praticato per chi paga in contanti). Differente il discorso per quanto riguarda il gasolio: continua a essere più conveniente fare il pieno a Como.
L'attuale differenza fra i prezzi praticati al di là e al di qua della frontiera sarebbe sufficiente per la riattivazione della Carta sconto benzina. Perché ciò avvenga è necessario aspettare l’inizio di ottobre. Ad affermarlo è Daniela Maroni, presidente provinciale Figisc Confcommercio e vicepresidente nazionale: «Credo che anche in Svizzera ci saranno gli aumenti perché la causa è determinata dal mercato e dalla Borsa e saranno quindi generalizzati. In ogni caso ai primi di ottobre, una volta arrivato l’esito del monitoraggio dell’ambasciata, si potrà verificare se ci saranno le condizioni per rimettere in pista la Carta sconto. Cosa impossibile dopo il monitoraggio di giugno».