Lo smottamento investì un'auto con a bordo due ticinesi rimasti uccisi. Per l'ente stradale italiano la cura del costone roccioso è di competenza comunale
Era l'1 aprile 2018 quando una frana tra Ponte Ribellasca e Re uccideva due ticinesi: la loro auto venne travolta da massi e detriti. Per la coppia non ci fu nulla da fare. Un gravissimo incidente avvenuto sulla strada statale 337 di proprietà di Anas, in un tratto spesso soggetto a problemi.
Ora però, come riferisce il portale OssolaNews, Anas cita in giudizio il Comune di Re, nella persona del suo sindaco, come “responsabile di quel sinistro”. In pratica il ragionamento di Anas sarebbe questo: la strada è nostra, la montagna è del Comune. Una teoria che ha spinto Anas a citare il Comune di Re nel processo civile avviato dai parenti delle due vittime (in tutto otto persone), che hanno ovviamente chiesto un risarcimento danni ad Anas. Causa aperta in Tribunale a Verbania.
L’atto di citazione è arrivato al Comune nei giorni scorsi da parte dell’avvocato che rappresenta Anas e parla appunto di “Comune responsabile del sinistro”.
Il Comune ha già interessato la sua assicurazione che ha messo a disposizione anche un suo legale.