Confine

Controllano la pizzeria, scoprono palline di cocaina

Intervento della Polizia di Como: arrestati il gerente di un ristorante e il pizzaiolo. Chiuso il locale e sospesa la licenza.

Sotto sequestro
(Polizia di Stato)
29 aprile 2023
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Nell’ultimo periodo la Polizia di Stato ha intensificato i controlli amministrativi nei confronti degli esercizi commerciali di Como e provincia e, nell’ambito di uno di questi, nella serata del 28 aprile, è stato sequestrato oltre mezzo chilogrammo di cocaina e sono state arrestate due persone.

Tutto ha avuto origine da un controllo in una pizzeria ubicata nelle vicinanze della caserma De Cristoforis. Una volta entrati gli agenti hanno iniziato a esaminare documenti e licenze ed hanno subito rilevato una serie di violazioni amministrative, sanzionate con contravvenzioni di importo superiore ai mille euro.

Tuttavia, il nervosismo mostrato sia dal titolare dell’esercizio commerciale, un italiano di 51 anni originario di Paternò (Catania) e residente a Capiago Intimiano (Como), sia dal suo pizzaiolo, un cittadino albanese di 24 anni residente a Como, hanno notevolmente insospettito i poliziotti presenti, che hanno quindi approfondito il controllo oltre l’ambito prettamente amministrativo.

In una tasca del giubbotto del pizzaiolo, appoggiato su una sedia, sono state infatti rinvenute, cinque palline di cocaina, del peso di quasi 4,73 grammi. I poliziotti hanno quindi deciso di effettuare una perquisizione molto più approfondita e hanno ritrovato, occultati in varie parti del locale, altri quattro involucri di cocaina, di varie dimensioni, per un peso complessivo di 522,40 grammi, oltre a quasi mille euro in contanti e un bilancino di precisione.

I due uomini, entrambi incensurati, sono stati quindi arrestati in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, dopo gli atti di rito in Questura, su disposizione del pm sono stati portati al carcere di Como.

Al momento dell’ingresso degli agenti nel locale, inoltre, si trovavano due avventori, su uno in particolare pesavano molteplici precedenti di polizia e penali, per reati molto gravi. Alla luce di tutto ciò, il Questore della Provincia di Como ha quindi disposto la chiusura del locale per 30 giorni, sospendendo la licenza.