Il 36enne egiziano si è tuffato nel lago da viale Geno, per sfuggire all’identificazione della polizia locale
Un 36enne senza tetto egiziano l’altra notte in viale Geno a Como è morto assiderato dopo che si era gettato nelle gelide acque del Lario per sottrarsi all’identificazione da parte della polizia locale. È accaduto attorno alle 23 all’altezza del giardino intitolato a Sergio Ramelli. Pochi istanti prima che si consumasse la tragedia al comando della polizia locale era giunta una telefonata che segnalava un uomo che disturbava le persone che uscivano dai ristoranti di viale Geno.
Il 36enne dopo aver consegnato agli agenti – sulla cui genuinità sono in corso accertamenti – è scappato per tuffarsi nel lago. Le gelide acque e l’evidente stato di alterazione (probabilmente dovuto all’alcol) hanno ridotto al lumicino le speranze di sopravvivenza del 36enne egiziano, deceduto pochi istanti dopo il ricovero all’Ospedale Sant’Anna di Como. Il magistrato di turno in Procura non ha disposto ulteriori accertamenti, neppure l’autopsia: ha immediatamente disposto la restituzione della salma ai familiari, che dovranno ora essere rintracciati. Non sarà facile.