Como

Stracci, carta e alluminio nel compostaggio: denunciato

È questo l’esito del controllo effettuato dai parte dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico nel Comune di Vertemate con Minoprio

Compostaggio
6 novembre 2022
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Non solo rifiuti in quantità maggiore rispetto a quanto l’impianto fosse autorizzato a trattare ma anche bottiglie di plastica, metallo e pure carta e stracci mischiati nel compost destinato all’agricoltura.

È questo l’esito del controllo effettuato dai parte dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Milano, con i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Cantù e il personale dell’Agenzia regionale per l’ambiente del Dipartimento di Como e Varese, a seguito di un controllo ambientale nella sede operativa di un impianto di stoccaggio e recupero rifiuti, ossia compostaggio e recupero di materia derivante da rifiuti speciali non pericolosi, nel Comune di Vertemate con Minoprio (Como).

Nell’operazione che risale a una decina di giorni fa, ma che è stata resa nota domenica, sono stati riscontrati rilevanti violazioni della normativa in materia ambientale. Per questo è stato denunciato alla magistratura l’amministratore unico dell’impresa, un 29enne residente in provincia di Milano, ed è stato sequestrato un ingente quantitativo di rifiuti.

Undici cumuli di rifiuti stoccati

Nello specifico è stata accertata la presenza di rifiuti speciali non pericolosi che, secondo quanto contestato dai militari del reparto specializzato dell’Arma, non sarebbero conformi rispetto alle autorizzazioni concesse alla società del Comasco, sia in termini di quantità, come accertato nel giorno dell’ispezione (erano presenti più rifiuti di quanto l’impianto fosse autorizzato a trattarne in un intero anno solare), sia relativamente alla tipologia di rifiuto trattato.

Infatti, nelle more dell’esito delle analisi sui campionamenti effettuati da parte di personale dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), erano ben visibili tra gli 11 cumuli di rifiuti stoccati (pari a circa 3’000 metri cubi), posti sotto sequestro dai carabinieri, evidenti percentuali di rifiuti plastici, stracci, carta e alluminio, piuttosto che matrici verdi, in violazione di quanto autorizzato.