Le due bobine sono state trovate a bordo di una vettura. Due uomini, un lombardo e un confederato, sono indagati per contrabbando
Si carica di interrogativi, per ora senza risposte, il sequestro – una decina di giorni fa alla dogana di Brogeda – di 15 chilometri di nichel finissimo, utilizzato nell’industria di altissima tecnologia, da quella aerospaziale alla militare, per un valore stimato in un milione e mezzo di euro. Le due bobine di un cavo finissimo di nichel (l’esempio è quello dei capelli e questo spiega i 15mila metri di lunghezza) sono state trovate in una valigetta, che a sua volta si trovava nel bagaglio di un’autovettura che, proveniente da oltre Gottardo, viaggiava in direzione dell’Italia. A bordo due uomini di mezza età, un svizzero e un italiano.
Uno svizzero confederato e un lombardo che, alla domanda di rito se avevano qualcosa da dichiarare, hanno risposto in modo negativo. Il controllo dell’autovettura ha portato al rinvenimento della valigetta al cui interno c’era un contenitore con la scritta ‘Nichel 99,83%’. Percentuale che starebbe a provare la purezza del materiale poi sequestrato e sul quale il pm Simone Pizzotti, sostituto della Procura di Como, ha disposto una perizia per accertare se si tratti effettivamente di ciò che sembra.
Nella valigetta le fiamme gialle della Guardia di finanza di Ponte Chiasso hanno trovato (e sequestrato) una documentazione considerata utile per rispondere agli interrogativi che i due uomini non hanno voluto sciogliere. Infatti, niente hanno detto su proprietà, provenienza e destinazione del nichel. I due uomini sono indagati per contrabbando.
Il nuovo clamoroso sequestro della Gdf di Ponte Chiasso è il secondo effettuata negli ultimi giorni. Sequestro potenzialmente ingente come lo è stato quello alla stazione internazionale di Chiasso, dove a bordo di un treno proveniente da Lugano e diretto a Milano, una coppia di coniugi greci che aveva passato alcuni giorni di vacanza in riva al Ceresio, è stata trovata in possesso di 1,5 milioni di euro, tutti in banconote da 500 euro. Sequestrati quasi 750mila euro.