In linea con quelli del 2019 i risultati della Navigazione Lago Maggiore, bacino italiano
Nei primi otto mesi dell’anno, cioè sino al 31 agosto scorso, i passeggeri della Navigazione Lago Maggiore sono stati due milioni, mentre i traghetti tra la sponda piemontese e quella lombarda hanno trasportato poco più di 200mila veicoli. Dati in linea con l’analogo periodo della stagione 2019 e che confermano l’incidenza della percentuale del traffico pendolare (studenti, frontalieri, ambulanti e camionisti) al 33 per cento. I frontalieri sono lavoratori che dal Piemonte utilizzano il traghetto per raggiungere il posto di lavoro nel Luganese e nel Mendrisiotto. Poco più di 10mila i passeggeri (in questo caso tutti turisti) che hanno solcato il Verbano da Arona a Locarno. Anche in questo caso il dato è sostanzialmente analogo a quello dell’anno che ha preceduto il Covid-19. Il collegamento tra Arona e Locarno e viceversa è uno al giorno: quattro ore in andata e altrettante al ritorno. Ed è solo nelle giornate di sabato e domenica. Un servizio previsto nella stagione estiva, per cui cesserà dal prossimo 3 ottobre, giorno in cui è previsto il cambio di orari. Quelli del traghetto non verranno modificati, così come i collegamenti in battello nelle tratte Arona-Angera, Luino-Cannero-Cannobio e Stresa-Isole Borromeo-Intra. Il bilancio dei primi otto mesi dell’anno sono stati illustrati dai responsabili della Navigazione Lago Maggiore, che dei tre grandi laghi lombardi continua a essere in sofferenza. Il dato più positivo va ricercato nel fatto che con le due motonavi con motore ibrido – Topazio e San Cristoforo – sono stati risparmiati 100mila litri di gasolio e si è evitata l’emissione di oltre 300mila tonnellate di CO2.