In palio sabato sera ci saranno oltre 250 milioni di euro. Una cifra da record che attira in Italia giocatori ticinesi e non solo.
Un sogno quello di centrare il 6 più ricco di sempre (oltre 250 milioni di euro il jackpot attualmente in palio) che ha varcato i confini della penisola. A Como arrivano non solo dal Ticino, ma anche da oltre Gottardo per tentare il colpo grosso. Non solo a Como, ovviamente, ma anche in tutti i comuni di frontiera dell’intero arco alpino. Insomma, svizzeri, francesi, austriaci e sloveni alla caccia di una montagna di soldi che sembrano però un miraggio. Basti dire che le probabilità di centrare la sestina sono (quasi) nulle, qualcosa come una su 622’614’630. Calcoli matematici che non bastano per fa calare la ‘febbre da Superenalotto’. Un contagio sempre più diffuso, anche fuori dai confini della penisola, come conferma la crescita in modo geometrico della combinazione giocate, nella speranza di centrare il Jackpot.
La prossima estrazione avverrà sabato sera alle 20 e metterà in palio una cifra da capogiro che, ripetiamo, rappresenta la più ricca estrazione di tutti i tempi del gioco che ha avuto origini in Ticino. Infatti, è stato lanciato dallo svizzero d’origine Rodolfo Molo, presidente della Sisal, società che continua a gestire il Superenalotto, una sorta di gallina dalle uova d’oro, anche per lo Stato italiano. Rodolfo Molo è figlio d’arte. Il padre Geo Molo, bellinzonese, è infatti l’inventore nel 1945 del Totocalcio italiano, assieme al collega di Radio Monte Ceneri Fabio Jegher e dell’espatriato Massimo della Pergola. Non a tutti, però, piace questa ‘febbre da Supernalotto’, in primo luogo alle associazioni che si occupano della difesa dei consumatori. Per loro, il miraggio della vincita sta rovinando molte famiglie, che si indebitano per poter giocare. Nel Sud Italia la mafia si sta arricchendo con prestiti a tassi molto elevati concessi ai giocatori. Fra le vincite più alte di sempre in Italia va innanzitutto ricordata quella del 13 agosto 2019 a Lodi, dove con un schedina di 2 euro un giocatore si è portato a casa 209 milioni, mentre l’ultima volta che è stato centrato un 6 risale al 22 maggio 2021 a Monteppone, in provincia di Fermo (156 milioni di euro la vincita).
Ma torniamo alla calata di giocatori svizzeri, ticinesi sognanti in primis. "Non deve sorprendere il massiccio aumento di giocate – dicono nell’unica ricevitoria di Maslianico, comune comasco confinante con Vacallo –. Qui sono tanti i ticinesi che tentano il colpaccio. Ci sono giocatori che arrivano da Bellinzona e oltre. Giocano pacchi di schedine, per conto di familiari, amici e conoscenti". Che ci sia interesse alla giocata, visto il Jackpot che fa sognare, lo si riscontra a Ponte Chiasso, a due passi dalla dogana. Succede, ad esempio, in un bar di via Bellinzona: "Da qualche mese a questa parte i giocatori sono più che raddoppiati, sia svizzeri che italiani. Molte le giocate di gruppo. Sistemi sino a due-tre mila euro".
Le speranze di vittoria dei giocatori ticinesi non sono però rivolte solo oltre frontiera, ogni anno sono migliaia le persone che tentano la fortuna nel nostro Paese. Alcuni di loro trovando anche combinazione giusta. Vincite, magari cospicue, dalle quali trae beneficio anche la collettività. Nel 2021 la società cooperativa Swisslos ha versato al Cantone oltre 23 milioni di franchi, destinati ad attività culturali, sociali e sportive. Di questa cifra 230mila franchi sono destinati al Fondo gioco patologico (Fgp), per la prevenzione e la lotta al gioco d’azzardo e sono finanziati dalle tasse e dalla ripartizione dei proventi delle lotterie e delle scommesse. L’Fgp alla fine dello scorso anno disponeva di oltre 442mila franchi.