Confine

Verbania: estraevano indebitamente minerali rari, 3 denunce

I finanzieri della Stazione del Soccorso Alpino di Domodossola hanno scoperto i tre in azione mentre si trovavano in prossimità del passo Lebendun

(Depositphotos)
5 agosto 2022
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I finanzieri della Stazione del Soccorso Alpino di Domodossola, in alta Valle Formazza, hanno scoperto e segnalato all’Autorità Giudiziaria di Verbania tre soggetti intenti ad estrarre abusivamente, con l’ausilio di demolitori elettrici, minerali rari.

Nel corso di un’attività di controllo doganale sulla linea di confine italo/svizzera compresa tra il monte Albrunhorn e la Punta del Sabbione, mentre si trovavano in prossimità del passo Lebendun, l’attenzione dei militari è stata sollecitata da un rumore insolito ed inaspettato per quelle quote, ossia il martellare di un demolitore solitamente impiegato nei lavori edili.

Certi che sulla laterale del ghiacciaio d’Arbola, posto in prossimità delle Torri del Vannino, non fosse presente alcun rifugio o bivacco su cui potessero essere in corso dei lavori di manutenzione, si sono recati in direzione del rumore e, una volta in prossimità, con i binocoli hanno notato, sulla morena del ghiacciaio, un accampamento con due tende e una persona che movimentava un sacco di juta rigonfio e all’apparenza pesante.

Sono quindi intervenuti per identificare e verificare cosa stesse facendo quell’uomo che, nel frattempo, avendoli visti arrivare armeggiava dando l’impressione di cercare di nascondere qualcosa. Giunti sul posto, i finanzieri della Stazione di Soccorso Alpino della Guardia di finanza (Sagf) di Domodossola hanno visto tra i massi un gruppo elettrogeno, un demolitore elettrico, un grosso trapano a percussione, altri arnesi da scavo, una tanica di benzina e un sacco da carico con fettucce del tipo utilizzato dagli elicotteri per il trasporto dei materiali in quota.