La Regione Lombardia approva il finanziamento di alcuni progetti di videosorveglianza. Zone frequentate anche da tossicodipendenti ticinesi
Per arginare un fenomeno sempre più allarmante, qual è lo spaccio di sostanze stupefacenti nei boschi della fascia di frontiera, Regione Lombardia ha approvato il finanziamento di alcuni progetti di videosorveglianza, fra i quali quelli presentati dal Comune di Solbiate con Cagno e dal Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, che si estende in una dozzina di comuni dell’Olgiatese, non distanti dal Canton Ticino. Realtà in cui forte, anche a causa della frequentazione di tossicodipendenti ticinesi, è lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel progetto presentato dal Comune di Solbiate con Cagno, c’è una fotografia puntuale delle zone dello spaccio. Nella relazione sono indicati i dati, elaborati sulla scorta delle operazioni di contrasto al fenomeno, portate avanti dalle forze dell’ordine (carabinieri, polizia e Guardia di finanza). Non mancano gli interventi ritenuti indispensabili nella lotta antispaccio. Innanzitutto, un diffuso servizio di videosorveglianza, ma anche nuove infrastrutture di mobilità, come collegamenti ciclopedonali tra Solbiate e Concagno, per riportare i residenti a riappropriarsi dei propri boschi. Molte analogie anche nel progetto presentato dal Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate. In questo caso il servizio di videosorveglianza, oltre a contrastare lo spaccio di droga, avrebbe anche lo scopo di debellare un altro fenomeno dell’abbandono di rifiuti, come è accaduto nelle scorse settimane con gli oltre duecento pneumatici targati Ticino. Una vicenda sulla quale la pm Antonia Pavan, sostituto della Procura di Como, che a breve dovrebbe far conoscere le conclusioni dell’inchiesta dei carabinieri di Appiano Gentile, che, in collaborazione con le autorità ticinesi, hanno identificato e denunciato chi ha scaricato gli pneumatici nei boschi del Parco Pineta.