Il governo verso la proroga fino al 30 giugno del taglio delle accise e dell’Iva di 30 centesimi in totale. Benzinai di confine ancora presi d’assalto
Continua, e non potrebbe essere diversamente, l’idillio tra gli automobilisti ticinesi e la benzina erogata nei distributori lombardi (ma il discorso va esteso anche alle altre regioni confinanti con la Svizzera). Un idillio che, dati alla mano, è sempre più solido e che sembra destinato a durare almeno sino alla fine di giugno. Insomma, è destinato ad andare avanti ancora per almeno altri due mesi il pendolarismo al contrario, iniziato lo scorso 22 marzo, a seguito della decisione del governo Draghi, che per raffreddare lo stato febbrile che aveva colpito camionisti e automobilisti per via del caro carburanti, aveva deciso di tagliare le accise di 25 centesimi di euro e l’Iva di altri 5 centesimi. Un taglio netto sia per benzina che per gasolio di 30 centesimi.
Da qui una netta differenza dei prezzi praticati in Svizzera (il confronto ovviamente è con i costi dei carburanti nella fascia di confine del Mendrisiotto, da sempre presi d’assalto dai pendolari lombardi del pieno scontato) rispetto a quelli "italiani" che hanno portato al pendolarismo alla rovescia, un capovolgimento di fronte, per molti un’inversione storica, del tutto inattesa, che sarebbe dovuto durare una manciata di settimane, un mese secondo il primo decreto amministrativo. Poi, però, un primo slittamento sino al 2 maggio. Ma già si parla di una nuova proroga sino alla fine del mese di giugno. A questo sta infatti lavorando il governo in arrivo la prossima settimana. Lo ha anticipato il ministro delle Finanze e dell’economia Daniele Franco, in quanto non sono venute meno le condizioni che hanno motivato il primo taglio delle accise. L’idea del governo, che ha già messo a bilancio le risorse (non meno di 3 miliardi di euro) è di finanziare l’estensione fino al 30 giugno del taglio di 25 centesimi delle accise.
A conferma che il costo italiano dei carburanti piace molto anche gli automobilisti stranieri, svizzeri in primis, e non solo quindi ai ticinesi, più interessati al pendolarismo del pieno, le vendite registrate nel periodo pasquale alle pompe di benzina poste lungo l’autostrada A9 Chiasso-Como-Milano. Vacanzieri che, se una volta entravano in Italia dopo aver fatto il pieno a Chiasso, quest’anno hanno varcato il confine con il serbatoio vuoto risparmiando una dozzina di euro. Intanto, i benzinai comaschi di confine con il pendolarismo alla rovescia dicono di aver aumentato le vendite sino al 50 per cento. Una crescita record dovuta anche al fatto che l’esercito dei frontalieri fa il pieno nei distributori del Paese in cui abita.