Gestivano un giro di droga tra i boschi della Valcuvia, dove si riforniscono anche alcuni abitanti del Locarnese
Due 27enne marocchini, accusati di gestire un giro di spaccio tra i boschi della Valcuvia, a ridosso dal confine, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Luino, dopo che per ore, nascosti in mezzo alla vegetazione, avevano documentato il viavai di autovetture, alcune delle quali targate Ticino, lungo la strada che porta al santuario San Quirico.
I due spacciatori sono stati fermati nel momento in cui stavano consegnando alcuni grammi a un 40enne residente nel Locarnese. Un terzo pusher è riuscito a fuggire. Uno dei due giovani magrebini al momento del fermo è stato trovato in possesso di un revolver Taurus a tamburo con dentro sei colpi calibro 38 special, più altri due proiettili in tasca.
Nello zaino del secondo spacciatore i carabinieri hanno trovato invece un falcetto e due coltelli a serramanico. Nella zona i due avevano anche nascosto zaini, cellulari, coperte, guanti, cinque power bank e una torcia, necessari per la sopravvivenza nei boschi.
Solo qualche giorno fa, sempre nei boschi di Luino, i carabinieri avevano arrestato altri due spacciatori. L’arresto dei due 27enne, rinchiusi nel carcere di Varese, è stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari varesino.