A seguito delle reiterate lamentele la Bls, che gestisce il collegamento sotto il Sempione, ha deciso di aggiungere carrozze ai convogli
Centotrenta posti a sedere in più per i frontalieri ossolani che negli ultimi giorni, stanchi di viaggiare come sardine (alla faccia delle misure anti Covid), hanno protestato. La decisione di aumentare da lunedì 7 febbraio i posti a sedere del treno in partenza alle 17.22 da Briga è stata comunicata dalla direzione di Bls, la società svizzera che gestisce il collegamento ferroviario tra l’Ossola e il Canton Vallese. In segno di protesta i frontalieri hanno deciso di sottrarsi alla richiesta di esibizione del biglietto da parte del controllore. «Il biglietto viene comunque regolarmente acquistato. Si pensi che un abbonamento annuale costa 2’500 franchi. Abbiamo il diritto di viaggiare bene», chiarisce Eduart Braka, sindacalista dell’Unia. A contribuire all’affollamento, oltre alle poche carrozze di cui è composto il treno, c’è anche la cancellazione del convoglio in partenza da Briga alle 17.07: una corsa aggiuntiva per garantire il distanziamento. Poi, è arrivata la contagiosità della variante Omicron a preoccupare i frontalieri ossolani. Preoccupazioni che hanno dunque spinto la direzione di Bls ad ampliare la composizione del treno dei frontalieri non convinti di dover attendere sino al 7 febbraio.