Confine

È esplosione di casi Covid anche a Como e Varese

Le due province lombarde a ridosso del Ticino sono nella top ten italiana per incidenza di positivi ogni 100mila abitanti

(Keystone)
30 dicembre 2021
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Mai così tanti nuovi positivi. Mai da quando, ormai quasi due anni fa, è iniziato il monitoraggio quotidiano di contagiati, ricoverati e morti per Covid. E la conferma, casomai fosse stato necessario, anzi si sarebbe fatto volentieri a meno, arriva dal monitoraggio del Ministero della salute, che elenca le 45 Province italiane in cui, nella settimana dal 22 al 28 dicembre, l’incidenza di nuovi casi supera i 500 per 100mila abitanti. E in questa classifica ritroviamo Varese e Como, al quarto e al nono posto.

Nelle prime dieci posizioni, dunque, si collocano due importanti province di frontiera a ridosso del Canton Ticino. Realtà in cui è forte la presenza di frontalieri: 907 in provincia di Varese i nuovi casi nel periodo preso in esame dal monitoraggio ogni 100mila abitanti, 817 in quella di Como. E la situazione è in costante peggioramento come certificato dai contagiati registrati nella giornata di oggi: 2’930 nel Varesotto, 2’034 nel Comasco. Dati che stanno a dimostrare la decisa accelerazione.

A guidare la classifica dell’incidenza di nuovi casi per 100mila abitanti è Milano (1’243 casi), seguita da Lodi (1’158) e Monza-Brianza (1’023). Poi, a Cremona, Lecco, Bergamo, Brescia, Sondrio e Mantova. Insomma, l’intera Lombardia destinata a passare dalla zona bianca a quella gialla. Occhi dunque puntati sul numero dei contagi: 39’150 in Lombardia nella giornata di ieri. Un numero senza precedenti. Positivi a parte, si guarda con grande attenzione ai ricoveri. Poco meno di 200 nelle terapie intensive, oltre 1’800 quelli negli altri reparti (in crescita dell’8 per cento). Nell’ultima settimana i ricoveri negli ospedali lombardi sono triplicati. Ospedali che per ora reggono, ma sino a quando non è dato sapere, tanto che la vicepresidente di Palazzo Lombardia Letizia Moratti ha chiesto di rinviare gli interventi chirurgici non urgenti per dedicare il personale al Covid. Omicron sta mettendo in crisi anche medici e infermieri. Trentasei i decessi in Regione Lombardia, per un totale di 35’044 da inizio pandemia.