La Regione in base ai dati entrerà lunedì nella prima fascia di restrizioni e punta ad anticiparle a venerdì. Cirio: ‘In cure intense l’80% non vaccinato’
“Sto lavorando a un’ordinanza che anticipi a venerdì l’entrata in zona gialla del Piemonte, di fatto già destinato a questa disposizione dal prossimo lunedì in considerazione dei dati di questi giorni. Un modo per cercare di mettere più in sicurezza e al riparo questo weekend di feste natalizie”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a margine dell’inaugurazione all’ospedale Mauriziano di Torino della nuova Tac della Radiologia del Pronto soccorso e del Vaccino-day pediatrico.
“Domani – aggiunge – ne discuterò incontrando in Regione il sindaco del capoluogo, i prefetti, i presidenti di Provincia e il Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ndr)”.
“Sono i numeri a parlare – ha aggiunto Cirio – come presidenti di Regione non abbiamo chissà quale libertà di movimento, se non anticipare alcune disposizioni per aumentare la sicurezza del territorio. Come obbligare l’uso delle mascherine all’aperto, come si deve fare nelle regioni gialle”.
Cirio ha poi parlato ancora una volta del problema dei non vaccinati “che rappresentano l’80% delle persone in terapia intensiva. Persone che tolgono posto a chi ne avrebbe diritto mettendo a rischio la salute degli altri. Chi ha un infarto non ha disposizione posti letto”.
Circa l’ipotesi dell’obbligo vaccinale ha aggiunto: “Ho sempre pensato che sia meglio convincere, e i numeri lo dimostrano, in estate erano 800’000 le persone over 12 che potevano iscriversi per la prima dose, ora 450’000. Credo però che si possa pensare di ampliare la categoria degli obbligati a vaccinarsi perché a rischio assembramenti”, ha concluso Cirio rivolgendosi ai giornalisti.