Chiude uno dei due quotidiani del capoluogo lariano, ‘fiaccato’ dalla pandemia da Covid-19. Il primo numero uscì nel 1997
Cessa le pubblicazioni il ‘Corriere di Como’, uno dei due quotidiani del capoluogo lariano. L’ultimo numero sarà in edicola martedì della prossima settimana. Lo hanno comunicato l’editore e giornalisti e poligrafici. La chiusura arriva dopo una lunga agonia. “Purtroppo si è giunti all’attuale realtà dopo anni di sacrifici da parte dei lavoratori (giornalisti e poligrafici) che per il bene del giornale hanno accettato riduzioni di stipendio, taglio dell’anzianità e pagamento con estremo ritardo”, si legge in un comunicato sindacale in cui sta scritto che “da giorni stiamo lavorando al freddo visto che non è stato pagato il fornitore”.
Nel comunicato dell’editore (la Cooperativa Editoriale Lariana in fase di liquidazione) si parla di un impegno per rilanciare la testata. Un tentativo che, iniziato nel 2018, con una iniezione di risorse, si è scontrato con “l’anno della pandemia e il tracollo dei ricavi pubblicitari che ne è conseguito”. Tutto ciò ha reso “tale impegno insostenibile”. Il primo numero del ‘Corriere di Como’ arrivato nelle edicole del territorio lariano il 19 ottobre 1997, in abbinamento al ‘Corriere della Sera’. Il primo direttore del quotidiano è stato Adolfo Caldarini, giornalista de ‘La Notte’, quotidiano del pomeriggio che sino al 1984 a Como ha avuto una redazione. Dall’aprile del 2000 a oggi la direzione è stata affidata a Mario Rapisarda.