La missiva dell’Ente presieduto da Norman Gobbi è arrivata a Roma tramite il sindaco di Como Landriscina. Richiesto pure un potenziamento di Tilo in Italia
Inserire nel Piano nazionale di ripresa e resilienza il potenziamento dei collegamenti transfrontalieri tra l’Italia e la Svizzera, e a chiederlo sono gli enti che fanno parte di Regio Insubrica al governo italiano. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un insieme di interventi strutturali che l’Italia dovrà attuare nei prossimi anni grazie ad un corposo finanziamento dell’Unione europea di 191,5 miliardi (70 in sovvenzioni a fondo perduto e 121 in prestiti), equivalenti a circa 205,7 miliardi di franchi. La missiva inviata al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi dall’ente presieduto da Norman Gobbi è stata “girata” dal sindaco di Como, Mario Landriscina, anche alle istituzioni locali e regionali della Lombardia e ai parlamentari eletti nel territorio comasco, chiedendo di sostenere nelle diverse sedi i progetti di investimento. Nella lettera inviata al capo del governo italiano sono state indicate le opere che riguardano i seguenti ambiti di pianificazione: il corridoio europeo TEN-T “Reno-Alpi”, il collegamento ferroviario e stradale alla Svizzera con le trasversali alpine del Sempione, il rafforzamento ulteriore della rete ferroviaria utilizzata dal Tilo, consorziata lombardo-ticinese. Senza dimenticare il recupero del progetto di elettrificazione della linea Como-Lecco, e della mobilità elettrica per la navigazione dei laghi, già avviata sul Ceresio anche sul Lario e sul Lago Maggiore. La comunità Regio Insubrica è composta principalmente da Repubblica e Cantone Ticino, Regione Lombardia e Regione Piemonte, Provincia di Como, Provincia di Lecco, la Provincia di Novara, la Provincia di Varese e la Provincia del Verbano Cusio Ossola. Nonché dalla Città di Lugano, oltre a numerosi enti pubblici, associazioni e istituzioni italiane e svizzere.