Candidato unico, l‘uscente Massimo Mastromarino. Il Ministero dell’Interno: ’Non si contino gli elettori iscritti all’Aire che non esercitano il diritto’
In vista delle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre, per l‘elezione diretta del sindaco e del Consiglio comunale a Lavena Ponte Tresa, Comune caratterizzato da un’alta percentuale di frontalieri e di cittadini iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), una recente circolare del Ministero dell’Interno sembra aver allontanato il rischio di commissariamento. Si è presentato soltanto un candidato sindaco: Massimo Mastromarino, primo cittadino uscente, presidente dell’Associazione dei comuni di frontiera e dell’Autorità di bacino dei laghi Ceresio, Piano e Ghirla. Il Comune conta 5’400 abitanti e 6’100 elettori, gonfiati dalla presenza di 1’600 cittadini Aire, al 90 per cento residenti in Ticino. In occasione delle ultime elezioni europee a Lavena Ponte Tresa è andato a votare soltanto il 39 per cento degli elettori, un numero trascinato verso il basso dalla presenza di cittadini Aire che non si erano recati al voto. Per superare il rischio Aire che riguarda altri Comuni di frontiera con il Ticino in questi giorni è giunta la circolare del Ministero dell’Interno che, recependo una richiesta dell’Anci (Associazione nazionali comuni italiani), stabilisce che "nei Comuni fino a 15’000 abitanti, per la determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune, non si tiene conto degli elettori iscritti all’Aire che non esercitano il diritto di voto"’. Nonostante questa circolare, il sindaco uscente di Lavena Ponte Tresa continua a sollecitare i suoi concittadini a non disertare le urne.