Dopo le ultime predazioni il sindaco di Santa Maria Maggiore scrive alla Prefettura per ribadire come la situazione, sui monti, non sia più gestibile
Lupo ancora protagonista, in negativo, in Valle Vigezzo, a pochi chilometri dal confine con le Centovalli. Stando a quanto riportato da “Ossolanews.it“, le recenti predazioni richiedono interventi risolutivi che permettano agli allevatori di difendere il bestiame e presidiare prati e pascoli sempre più destinati all'abbandono, con le conseguenze inevitabili di fenomeni di dissesto idrogeologico e perdita del paesaggio culturale nei secoli tramandato. In una lettera inviata alla Prefettura della Regione e Provincia, il sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini ribadisce come la permanenza in Alpe da parte degli allevatori sia sempre più insostenibile. I sindaci dei comuni montani non possono fare altro se non sensibilizzare le istituzioni affinché adottino provvedimenti decisivi. Il problema di fondo è quello di trovare una forma di convivenza tra la presenza del predatore e la permanenza della zootecnia di montagna, già fortemente diminuita col passare dei decenni.
Sempre a detta di Cottini, “non possono bastare indennizzi, recinti da presidiare cani da guardia che, per le loro caratteristiche, costituiscono aggravio di costo per il loro mantenimento e motivo di preoccupazione per gli escursionisti che li incontrano lungo i sentieri. Chiediamo interventi urgenti e risolutivi che permettano agli allevatori, di presidiare con il loro lavoro, prati e pascoli sempre più destinati all'abbandono, con le conseguenze inevitabili di fenomeni di dissesto idrogeologico e perdita del paesaggio culturale nei secoli tramandato“.