Approvata una mozione che chiede alla Giunta della Regione Lombardia di scongelare la misura, sospesa per tre mesi dal primo marzo scorso
Oltrefrontiera si torna alla carica in nome della carta sconto benzina. È stata approvata, infatti, quasi all'unanimità dal Consiglio regionale lombardo una mozione che chiede al governatore Attilio Fontana e al Pirellone di intervenire con urgenza presso l'ambasciata d'Italia a Berna (e con gli enti competenti) per procedere a una rilevazione aggiornata dei prezzi del carburante al di qua del valico. Obiettivo, riattivare le facilitazioni a tutela degli utenti e dei distributori lombardi della zona di confine, monitorando, si sollecita, con regolarità mensile la situazione nel prossimo futuro.
La notizia è rimbalzata subito sui media italiani. Il documento, si conferma, è stato presentato dalla vice presidente del Consiglio regionale Francesca Brianza e sottoscritto dal presidente dell'assemblea regionale, Alessandro Fermi, dal sottosegretario Fabrizio Turba e da tutti i componenti del gruppo Lega. ''Registriamo che il prezzo dei carburanti in Italia ha subito negli ultimi tempi un notevole incremento -richiamano gli autori della mozione -, rendendo nuovamente concorrenziale il prezzo praticato dai distributori di carburante della vicina Confederazione Svizzera: per questo motivo è necessario reintrodurre lo strumento dello sconto carburante con la massima urgenza, alla luce di condizioni che sono profondamente cambiate rispetto a cinque mesi fa. Oggi più che mai - rilanciano - con la riapertura delle frontiere e l'auspicata ripresa economica e del turismo questo strumento diventa di vitale importanza per trattenere risorse preziose sul nostro territorio e assicurare il mantenimento di numerosi posti di lavoro, scongiurando la chiusura di molti impianti e distributori presenti lungo il confine italiano''.
Ciò che lascia perplessi nelle considerazioni dei proponenti la mozione è, ad esempio, l'affermazione che la riattivazione della carta sconto benzina eviterebbe un ''maggior esborso per il pieno carburanti lombardi dell'area di confine''. E i lombardi che non abitano nell'aria di frontiera? Continueranno a pagare il pieno di carburante a prezzo intero. Inoltre, si sostiene che la riattivazione della misura è necessaria per evitare la corsa verso le pompe di carburante ticinesi. Adesso, però, siamo ancora in periodo di disposizioni anti Covid: per chi rientra dalla Svizzera prevedono l'obbligo del tampone effettuato 48 ore prima. Il che fa già da argine.
Dal primo marzo scorso la carta sconto benzina era stata sospesa tramite un decreto dopo aver verificato che erano venuti meno i presupposti - quindi una evidente differenza di prezzo sui due versanti della frontiera - che giustificavano la sua attuazione. In effetti, l'ultima verifica effettuata sul territorio di Ticino, Grigioni e delle province di Como, Varese e Sondrio aveva confermato un differenziale non superiore ai 5 centesimi di euro sul costo della benzina. Congelamento che scadrà a fine giugno. La misura che interessa la fascia di Comuni sino a 20 chilometri dalla dogana era stata introdotta a suo tempo per frenare il pendolarismo del pieno verso i distributori ticinesi.