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Toh, chi si rivede: riaffiora il paese sommerso di Curon

Da 70 anni il villaggio vegeta sotto le acque del lago di Resia, i cui livelli sono stati ora abbassati per lavori di manutenzione al bacino idroelettrico

Il campanile della chiesa di Sant'Anna
14 maggio 2021
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Nel lago di Resia, situato in Italia a una manciata di chilometri dai Grigioni orientali, sono in corso lavori di manutenzione che hanno comportato l'abbassamento del livello dell'acqua e il conseguente riaffioramento dei resti dell'antico abitato di Curon sommerso nel 1950. Il lago è conosciuto da tempo per il campanile che, isolato tra le gelide acque, fa capolino ed è visibile da chilometri di distanza.

Negli ultimi anni il bacino artificiale è diventato famoso per il romanzo ‘Resto qui’ di Marco Balzano e per la fortunata serie Netflix ‘Curon’. Tra il 1949-50 la Montedison ha creato la diga per la produzione di energia elettrica. Per la realizzazione della mega opera il vecchio paese di Curon con le sue 163 case fu allagato. L'unico edificio rimasto in piedi è il campanile della chiesa di Sant'Anna.

«Il lago di Resia – spiega il direttore operativo di Alperia Greenpower, Andreas Bordonetti – è il più grande lago artificiale dell'Alto Adige con 120 milioni di metri cubi di capacità d'invaso. Alimenta la centrale idroelettrica di Glorenza che può produrre fino a 250 milioni di kw/h all'anno». È il primo della cascata di impianti della val Venosta che termina a Marlengo.