Il progetto che ha dato un riparo notturno a 160 persone durante l'inverno chiuderà alla fine di aprile
Ancora pochi giorni, poi i senza tetto di Como tornano in strada. Venerdì 30 aprile termina ‘Emergenza Freddo’ promossa dalla Rete degli enti e dei servizi per la grave marginalità, che nonostante le difficoltà legate alla pandemia da Covid-19, è riuscita a garantire un riparo a 160 persone. Tanti sono stati gli ospiti che hanno avuto accesso, alle volte anche solo per una notte, alle due strutture attive dal 29 novembre 2020: l’ex oratorio di San Rocco in via Regina Teodolinda 61 (23 posti), gestito dalla Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio onlus, e l’ex caserma dei Carabinieri di via Borgovico 171 (35 posti), data in comodato d’uso dall'amministrazione provinciale al comune di Como che ne ha assegnato la gestione a Fondazione Somaschi Onlus.
Nel bilancio sono comprese anche le persone ospitate in tre parrocchie della città di Como all’interno del ‘Progetto Betlemme’ (8 posti). “La disponibilità di più strutture, in un’ottica di accoglienza diffusa sul territorio – afferma Paola Della Casa, referente della rete di associazioni laiche e religiose – è sicuramente la novità più importante di quest’anno, insieme alla decisione di posticipare la chiusura di un mese, da fine marzo a fine aprile. L’accoglienza in piccoli gruppi e in strutture diverse e più confortevoli ha avuto ricadute positive non solo sugli stessi ospiti, ma anche sul servizio prestato da volontari e operatori. Il bilancio di questi mesi è dunque positivo: un risultato frutto della collaborazione di tante realtà diverse che ringrazio per il grande contributo che hanno portato”.
Complessivamente sono stati 200 i volontari che hanno prestato servizio nei due dormitori in rappresentanza di una ventina di realtà diverse. Secondo i dati raccolti dal servizio Porta Aperta della Caritas (aggiornati al 22 aprile) sono state 160 le persone accolte nei dormitori temporanei di cui (152 uomini e 8 donne). Per quanto riguarda la nazionalità 17 sono stati gli ospiti italiani e 143 gli stranieri di venticinque Paesi. Cosa sarà per i senza dimora da sabato 1° maggio nessuno è in grado di dirlo, ma ora come ora non sembrano esserci alternative alla strada.