A insospettire funzionari e fiamme gialle una 50enne cittadina svizzera che aveva con sé una macchina contasoldi
Sotto il vestito, in una accogliente pancera, c'erano 226 banconote in tagli da 1000 franchi. Insomma, 226mila franchi, pari a 209mila euro. Un 'tesoro' che una 50enne svizzera, residente a Basilea, tentava di portare in Italia. A tradirla è stato quanto trovato nel suo bagaglio: dentro una lussuosa autovettura si trovava pure una macchina valorizzatrice e conta banconote. Una presenza che ha insospettito funzionari di dogana e fiamme gialle della Guardia di finanza di Ponte Chiasso in servizio al valico autostradale di Brogeda.
Dopo aver minuziosamente perquisito il veicolo alla ricerca di qualche doppio fondo, funzionari e militari hanno chiesto alla donna di seguirli negli uffici dei doganieri. E qui la 50enne è stata invitata a togliersi il cappotto che indossava. Immediatamente a chi la stava perquisendo è balzato all'occhio il gonfiore all'altezza dell'addome. A quel punto la cittadina svizzera ha spontaneamente consegnato la pancera con il pacco di 1000 franchi. Poi si è chiusa in un assoluto mutismo. Non ha voluto dire, infatti, a cosa le serviva l'ingente somma e neppure dove era diretta.
In base alla normativa vigente sul traffico di valuta alla donna hanno sequestrato complessivamente 113mila franchi (100mila euro). Somma comprendente i 7 mila franchi (6'300 euro) quale commissione per il cambio valuta. Insomma, se una persona viene fermata in dogana con valuta straniera deve pagare le spese di commissioni per il calcolo valuta. Un balzello incassato a spese di chi in frontiera cerca di fare il furbo non dichiarando il possesso di somme di denaro oltre i 9'999 euro che si possono portare al di qua e al di la del valico.
Sull'auto della donna sono stati trovati documenti relativi a una recente vendita di un immobile. È possibile che i 266mila franchi provenissero da quella transazione. Che cosa doveva farne? La presenza della macchina per contare le banconote fa pensare a una operazione di cambio fraudolenta, il cosiddetto 'Rip-deal', la nuova frontiera della truffa: affari milionari prospettati a chi è disposto a pagare pacchi di euro (falsi) in cambio di banconote buone. Come quelle dei 226mila franchi trovati alla 50enne di Basilea,