Confine

Entra illegalmente in Ticino con un monopattino, condannato

In tribunale a Como un 21enne ucraino. Prima del fermo era stato notato con una bicicletta a ridosso della dogana commerciale di Brogeda

20 gennaio 2021
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Processo per direttissima questa mattina in Tribunale a Como per un 21enne ucraino arrestato ieri dalla polizia di frontiera di Ponte Chiasso, dopo che era stato fermato dalle Guardie di confine dopo essere entrato illegalmente in Ticino su un monopattino elettrico. Negli uffici della polizia di frontiera il ragazzo, domiciliato a Pantigliate in provincia di Milano, ha esibito una carta d'identità bulgara, valida per l’espatrio, ma con generalità diverse da quelle dichiarate. Aveva anche una patente di guida ucraina. Entrambi i documenti sono risultati falsi.

Prima di essere fermato, il 21enne era stato notato dalle Guardie di confine mentre, a ridosso della dogana commerciale di Brogeda in territorio italiano, stava parcheggiando una bicicletta. Questo poco prima di salire sul monopattino elettrico e tentare, senza fortuna, di entrare in Ticino. Agli agenti della polizia di frontiera ha raccontato che la bicicletta era stata rubata e di averla acquistata dal ladro, pagandola 400 euro.

Nello smartphone del ragazzo sono stati trovati foto e video, geolocalizzati, con porte e box forzati oltre alla foto della bici (il proprietario poi è stato trovato). Il 21enne è stato arrestato per possesso di documenti per l'espatrio falsi. Reato per il quale è stato giudicato per direttissima. Il difensore ha chiesto i termini a difesa, concessi dal giudice monocratico, che ha disposto il trasferimento al Bassone. Il 21enne è accusato anche di ricettazione (la bicicletta del valore di 6mila euro) e falsità materiale. Inoltre, è stato multato (600 euro) per mancato rispetto delle disposizioni anti Covid. Gli investigatori stanno anche analizzando attentamente il contenuto dello smartphone.