Confine

Un appello per salvare il quasi centenario 'Patria'

Lo storico piroscafo comasco è in attesa del rinnovo del certificato che scadrà a fine mese. Vivo l'interesse per trasformarlo in un albergo galleggiante

(Fausto Zambra / Creative Commons CC BY-SA 4.0)
18 novembre 2020
|

Si torna a parlare del piroscafo 'Patria', storico natante varato nel 1926, per cui quasi centenario. A fornire l'occasione per riportare il 'Patria' sotto i riflettori è l'appello giunto da Presidenti e Responsabili delle associazioni svizzere 'amici dei piroscafi' a vapore sui laghi e fiumi della Confederazione che chiedono ai 'Responsabili della Provincia di Como' di fare il massimo possibile per rinnovare il permesso di servizio per lo storico piroscafo comasco. 

L'accorato appello, inviato al presidente dell'amministrazione provinciale Fiorenzo Bongiasca, per salvare – e magari rivedere in moto – la storica imbarcazione ormeggiata sul lungolago comasco, il cui futuro è in bilico, in attesa del rinnovo del certificato che scadrà il 30 novembre prossimo. Data che, senza un intervento mirato, potrebbe rappresentare la fine definitiva dei progetti di recupero dell’imbarcazione. “Il famoso piroscafo 'Patria' – si legge nella lettera – è molto conosciuto anche tra gli appassionati dei vapori nella Svizzera. Questo battello fa parte della storia della navigazione in tutta Europa! È un importante testimone contemporaneo anche della storia della tecnica e dell’industria. Ringraziamo tutte le istituzioni e gli uffici pubblici per ogni supporto a favore del Patria”. La risposta del presidente della provincia Fiorenzo Bongiasca non si è fatta attendere: “E’ già stata inviata alla società di competenza la richiesta di proroga del certificato di classe, mentre stiamo valutando le diverse possibilità legate al futuro del piroscafo”. Nel futuro dello storico piroscafo c'è quello trasformare il Patria in un albergo galleggiante. Soluzione che rientra nei piani della Como Lake Steamship Company, una società che ha manifestato interesse per il Patria, che necessita di numerosi interventi di manutenzione, per ottenere il permesso di navigazione. Ciò che manca è un cantiere in cui eseguire la manutenzione. Occorre un accordo fra Navigazione Lago di Como e amministrazione provinciale, proprietaria del piroscafo.