Un bypass necessario per poter riprendere i lavori di consolidamento di 4 viadotti sulla strada che conduce al valico di Zenna posato in un giorno e una notte
Il tanto temuto bypass della rete fognaria a Colmegna, oggetto di dibattiti, polemiche e critiche, molto accese, è stato realizzato in trentasei ore. Insomma, a tempo di record: un giorno e una notte. Il bypass della rete fognaria dei territori di Colmegna alta, frazione di Luino, si è reso necessario per riprendere i lavori per la riqualifica dei quattro viadotti sulla Statale 394 che collega il luinese con la dogana di Zenna-Dirindella. Con il bypass nel lago Maggiore a Luino nell'arco di quattro settimane entreranno quasi 11 milioni di litri di scarichi proveniente dalle rete fognaria di Colmegna. Un primo sopralluogo alla foce del torrente Colmegnino ha evidenziato il passaggio di acqua trasparente e neppure maleodorante. Sembrano quindi scongiurati i paventati rischi particolarmente gravi all'ambiente e all'ecosistema del Verbano. Rischi che erano stati esclusi dagli esperti nel corso dell'ultimo tavolo di confronto che a fine settembre si era tenuto a Luino. In quella occasione era stata prospettata una significativa diluizione del materiale in uscita dagli scarichi per limitare al massimo l’impatto della manovra sulla qualità delle acque, che dopo l'inizio dello sversamento non presentano chiazze. A proposito d'impatti, ora che la questione sversamenti pare essere risolta, resta da valutare l’entità del ritardo sulla tabella di marcia – che già ha risentito dei blocchi imposti dalla pandemia e dal primo lockdown – in vista della conclusione dei lavori. Da Maccagno a Luino, c’è già chi teme di dover affrontare un’altra estate di lunghe code in auto lungo la strada che costeggia il lago e che collega l’alto Varesotto al Canton Ticino.