Confine

Vigezzina, ingenti investimenti ma con lo spettro 2021

Scade a fine anno prossimo la concessione alla Società subalpina imprese ferroviarie. Allo studio soluzione politica per una proroga di 25 anni

(Ti-Press)
23 settembre 2020
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Una competizione che fa bene alla ferrovia Vigezzina-Centovalli. Se le Fart (Ferrovie autolinee regionali ticinesi) hanno acquistato otto nuovi treni che andranno in servizio sulla tratta Locarno-Intragna-Domodossola a partire dal 2023, sostituendo completamento il materiale rotabile, ecco la risposta della Ssif (Società subalpina imprese ferroviarie), che ha programmato investimenti per complessivi 55 milioni di euro, nell'arco di cinque-sei anni. Ventisette milioni di euro sono stati destinati all'acquisto di tre nuovi treni.

«Attualmente sono nella fase progettuale destinata a terminare nel 2021 – dice Daniele Corti, direttore della Ssif, che gestisce assieme alle Fart la linea transfrontaliera –. Se non sorgeranno problemi i tre nuovi treni entreranno in servizio entro tre anni». Insomma, nel 2023, anno cui saranno sostituiti gli attuali otto convogli delle Fart. I tre nuovi treni della Ssif saranno composti da quattro carrozze, compresa la motrice.

Fra gli investimenti programmati c‘è una spesa di 23 milioni di euro per potenziare il sistema tecnologico della sicurezza e un'altra di 5 milioni di euro per opere infrastrutturali lungo la tratta da Domodossola al confine di Stato di Ponte Ribellasca di Re. Nel frattempo c'è da ricordare che il 31 agosto 2021 scade la concessione alla Ssif della Vigezzina-Centovalli. Una scadenza che  non è dietro l‘angolo, ma neppure tanto lontana nel tempo, per cui è meglio giocare d‘anticipo, anche per evitare di trovarsi impelagati nella burocrazia.

In questa ottica si colloca l‘iniziativa del parlamentare ossolano Enrico Borghi (Pd), primo firmatario di un disegno di legge che prevede una la proroga venticinquennale della concessione della linea ferroviaria internazionale alla Società subalpina imprese ferroviaria. Proroga quindi sino al 21 agosto 2046. Un disegno di legge da approvare il più presto possibile per scongiurare un periodo di transizione e incertezza che nascerebbe qualora si arrivasse a ridosso del 31 agosto 2021 senza ancora una decisione presa. «È un’azione per garantire continuità – commenta Borghi –. C’è un’esigenza di investimenti sulla linea, che contempli certezze di esercizio per i prossimi anni. Ho già ottenuto attenzione da parte del ministero dei Trasporti. La mia proposta si inserisce in un tema, quello dei trasporti, che è nell’agenda della prossima visita del ministro De Micheli a Domodossola».