Confine

Comasco, operazione Sottobosco: altri due arresti per droga

A gennaio la Guardia di Finanza aveva arrestato già cinque persone per detenzione e spaccio di stupefacenti.

(foto Guardia di Finanza)
4 settembre 2020
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Dopo le cinque persone arrestate dalla Guardia di Finanza di Erba a inizio anno nell’ambito dell’operazione denominata “Sottobosco”, perché dedite allo spaccio di cocaina nella provincia lariana, le indagini sono proseguite sul versante orientale del Lario, attraverso il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecco. 

Oltre ai cinque soggetti di nazionalità marocchina che a gennaio di quest'anno hanno ricevuto provvedimenti restrittivi personali emessi dal Gip di Como, sono stati individuati altri due connazionali la cui posizione penale era stata “stralciata” e trasmessa alla Procura della Repubblica di Lecco. Anche per loro, il Gip del Tribunale di Lecco ha emesso, nei giorni scorsi, un’ordinanza di misura cautelare. 

Si tratta di un ventiquattrenne marocchino, pregiudicato per gli stessi reati, condotto in custodia cautelare in carcere dai militari della Guardia di Finanza di Erba. Il provvedimento della magistratura lecchese gli è stato notificato a Milano, all’interno del Commissariato di Lorenteggio, dove si recava tutte le mattine essendo già sottoposto all’obbligo di firma per una precedente condanna. 

Il secondo responsabile è una venticinquenne marocchina, incensurata, colpita dalla misura dell’obbligo di dimora con divieto di assentarsi dalla propria abitazione nelle ore serali. 

Entrambi domiciliati a Milano, hanno venduto centinaia di dosi di cocaina a favore di 45 consumatori residenti nel Lecchese e nel Comasco. Complessivamente, nel corso della suddetta attività, sono state ricostruite 983 cessioni di sostanza stupefacente tipo cocaina per un totale di 393 grammi del valore di circa 40'000 euro. 

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