Ponte Faloppia

'Nulla da dichiarare', ma nell'auto ha griffate 'fake' borse

Un indiano ha cercato di passare il valico di Mulini-Ponte Faloppia con una ventina di borsette false di una nota casa di moda francese.

Fake borse (Guardia di Finanza)
3 settembre 2020
|

Fake borse, diremmo, nella maglia dei controlli doganali. È accaduto la scorsa settimana, nell’ambito dei quotidiani appostamenti eseguiti al valico italosvizzero di Mulini-Ponte Faloppia, a pochi passi da Novazzano. I finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco – Sezione Operativa Stanziale di Ronago hanno fermato e sottoposto a controllo un’autovettura di grossa cilindrata con a bordo un uomo di nazionalità indiana, residente a Milano. Al 'niente da dichiarare' i finanzieri si sono comunque insospettiti per la scelta di passare da un valico non presidiato in forma fissa. Un sospetto divenuto certezza, quando, dopo aver ispezionato l'auto, i militari hanno rinvenuto 20 borse di una prestigiosa casa di moda francese, del valore commerciale stimato in circa 20'000 euro.

La merce era custodita in 20 confezioni, originali, ed era stata prelevata in Svizzera per poi essere verosimilmente rivenduta nelle boutique italiane, in frode ai vincoli doganali e fiscali. Pertanto, la merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo e l'uomo è stato segnalato all’ufficio di Como dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli per la violazione dell’articolo 282 del Testo unico leggi doganali, al fine di consentire il recupero dei diritti evasi, oltre alla prevista sanzione amministrativa pari a dieci volte i diritti stessi.