'Scappa, scappa...', l'urlo del giovane poco prima dell'esplosione avvenuta lunedì mattina. Ignote ancora le cause della morte del 21enne
Quello che pare emergere dagli accertamenti sull'esplosione di lunedì mattina a Fino Mornasco è che il 21enne, nella consapevolezza di quanto stava accadendo, sia riuscito a salvare il padre urlandogli ''scappa scappa''. Cosa che il padre è riuscito a fare, mentre il ragazzo è rimasto bloccato all'interno della villetta che dopo un boato si è afflosciata.
Non ancora note le cause della morte del 21enne. Potrebbe essere morto in quanto soffocato dal fumo o travolto dai detriti. Le ipotesi sulle quali stanno lavorando gli investigatori coordinati dal pubblico ministero, che ha aperto un fascicolo per crollo colposo, sono due: la prima racconta di un esperimento del 21enne, sfuggito di mano. La seconda porta a pensare a un evento accidentale, come un corto circuito che avrebbe innescato la serie di esplosioni che lunedì mattina si sono innescate nel piano seminterrato della villetta a schiera, visto il notevole quantitativo di materiale esplosivo. Tanto che anche oggi una cinquantina di uomini, soprattutto vigili del fuoco, specialisti in esplosivi e materiali pericolosi e artificieri dei carabinieri, hanno continuano l'operazione di bonifica dell'area.
Particolare attenzione da parte degli esperti è rivolta a un'autovettura parcheggiata nel garage seminterrato, rimasta dov’era anche se distrutta, in quanto potrebbe nascondere al suo interno materiali pericolosi. Allo stesso modo, gli uomini al lavoro stanno accuratamente evitando di avvicinarsi ai tre frigoriferi – di cui ancora si ignora totalmente il contenuto - che si trovavano nella camera da letto della vittima, al primo piano dell’abitazione. C'è anche il sospetto che il ragazzo possa aver seppellito qualcosa in giardino o nella zona circostante la sua abitazione. Insomma, la bonifica promette di proseguire a lungo. Ci vorranno mesi prima di riuscire a capire cosa è accaduto lunedì mattina.