Confine

Villetta esplosa, le risposte nel diario del ragazzo

Tra le macerie sono stati trovati brandelli degli scritti del 21enne rimasto vittima della deflagrazione

(Foto Vigili del fuoco Como)
12 maggio 2020
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È nei brandelli di un diario che sembra vada ricercata la causa dell'esplosione che lunedì mattina a Fino Mornasco ha ucciso un ragazzo di 21 anni. Tutto sta nella sciagurata passione del ragazzo per la fabbricazione di armi rudimentali e di esplosivi e nei fogli di quaderno strappati, bruciacchiati e fradici che il botto ha fatto volare in strada, nei giardini, sui tetti delle case di Andrate, frazione del Comune alla periferia di Como. Documenti che in molti sono riusciti a leggere prima di consegnarli ai carabinieri, che ora li allegheranno al fascicolo giudiziario dell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Mariano Fadda, sostituto della Procura lariana.

Pensieri ossessivi, progetti di morte, formule per fabbricare esplosivi, frammenti di frasi raggelanti. Sono alcuni passaggi del diario così come ricostruito da coloro che hanno potuto averli per le mani.  ''... magari pensava che stessi piangendo per altro ...non mi ha chiesto nulla... probabilmente il motivo per cui piangevo ...avrà pensato che sono un terrorista islamico o qualcosa del genere ... in questa società ognuno pensa a sé ma non a noi. noi non siamo... piangevo perché un martire è morto, anzi più di uno, sarà vendicato io lo vendicherò!!! Stasera una preghiera ma la lotta continua, non può finire ... da persone d'onore contro l'egoismo, la malvagità ... la società occidentale ... giudaica, la fottuta repubblica italiana''.

Sulla scorta di quanto recuperato dagli artificieri c'è poi il convincimento che a causa della deflagrazione il bilancio poteva essere ben più pesante. Del resto, l'abitazione dove il giovane viveva con i genitori e un fratellino (quest'ultimo non era in casa, mentre la madre era al lavoro al casello autostradale di Fino Mornasco) è stata ridotta a un ammasso di macerie. Basti dire che stamane i vigili del fuoco hanno fatto brillare quattro ordigni che erano stati recuperati nella zona in cui si è consumata la tragedia.  Tre villette a schiera, accanto a quella andata completamente distrutta, sono inagibili.