Scompaiono le mascherine dal blocco operatorio del nosocomio Sant'Anna, erano destinate a medici e infermieri
Per necessità o per psicosi le mascherine non si trovano più: qualcuno, la notte scorsa, ha pensato di scassinare un armadio dal deposito del blocco operatorio dell'ospedale Sant'Anna di Como e di rubare le mascherine destinate a medici, infermieri e assistenti. Il furto è stato scoperto questa mattina dal personale. Qualcuno deve aver pensato di procurarsi le mascherine, ormai quasi introvabili in tutto il territorio, complice la psicosi da Coronavirus.
Il tema dell'approvvigionamento di mascherine e gel disinfettanti è al centro dell'attenzione della Federazione italiana degli ordini dei farmacisti (Fofi) e Federfarma. "Occorre distinguere i due casi: l'uso delle mascherine non ripara dal contagio chi è sano, bastano le misure di igiene ed evitare i contatti ravvicinati, come per l'influenza, mentre sono necessarie a chi è già malato, di qualsiasi malattia respiratoria, per evitare di diffondere i patogeni", dice il presidente della Fofi Andrea Mandelli.
"Diverso è il caso dei gel disinfettanti che effettivamente sono utili per la detersione delle mani". La carenza momentanea ha generato ulteriore preoccupazione e, spiega il presidente di Federfarma Marco Cossolo, "sul web, sui siti di e-commerce, stiamo assistendo a speculazioni assurde con i prodotti a costi fuori da ogni logica". "Attualmente è allo studio la possibilità di produrre questi gel nei laboratori di galenica delle farmacie: i laboratori della farmacie di comunità e di quelle ospedaliere sono in grado di allestire questi prodotti", afferma Paola Minghetti dell'Università degli Studi di Milano, presidente della Società italiana farmacisti preparatori.