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Riceve aiuti dallo Stato ma in banca ha 800mila euro

Una 81enne pensionata del Varesotto ha dichiarato di non sapere di avere così tanti soldi. Il Tribunale di Varese l'ha assolta

archivio Ti-Press
26 settembre 2019
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“Amnesie tattiche” per l’accusa: da qui la richiesta di condanna, a un anno di prigione (sospeso), nei confronti di una 81enne pensionata del Varesotto, accusata di aver indebitamente percepito, dal 2004 al 2016, un aiuto economico dallo Stato, in totale 92mila, anche se in banca a Lugano aveva 800mila euro non dichiarati.

«All’epoca dei fatti non sapevo di avere così tanti soldi» ha raccontato ai giudici del Tribunale di Varese, che l’hanno assolta. L’anziana nel frattempo ha restituito quanto percepito, con gli interessi. L’ottantunenne, per assistere la madre, aveva lasciato il posto di lavoro prima di aver maturato i requisiti per la pensione, ottenendo nel 2004 un assegno dall’Inps e un sostegno per l’affitto. Nel 2002 da un lontano parente residente in Ticino aveva ereditato un terreno, di cui lei si sarebbe disinteressata, poi venduto per 800mila euro. Somma versata su un conto corrente a Lugano e riportata in Italia con lo scudo fiscale ma scoperta dall’Agenzia delle entrate.