Confine

L'accoglienza dei migranti, (anche) attraverso i sacchi di patate

Curiosa iniziativa di don Giusto Della Valle, parroco di Rebbio: 'Cinque euro al sacco e un ricavato da destinare all'accoglienza'

5 settembre 2019
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Le patate di don Giusto Della Valle, prete missionario, parroco di Rebbio, da anni in prima fila nell'accoglienza dei migranti, conosciuto (oltre che apprezzato non solo a parole, ma anche con i fatti) in Svizzera, soprattutto in Ticino. ''Ho mille sacchi di patate ognuno di cinque chili da vendere: aiutatemi a venderli – dice il sacerdote -. Il costo è di cinque euro al sacco. Da dove arrivano le patate? Dalla scuola di Minoprio, dove si insegna a coltivare frutta e verdura, frequentata anche da alcuni mie ragazzi (giovani migranti ospitati nell'oratorio di Rebbio,ndr). Il ricavato andrà tutto all'accoglienza''. E l'accoglienza di cui parla don Giusto significa una sessantina di migranti, per lo più minori non accompagnati che continuano ad essere riammessi dal Ticino. ''Non sono più i numeri dell'estate 2017, ma i respingimenti continuano, non si sono mai fermati – afferma don Giusto –. Continuano ad arrivare le famiglie. Ultimamente anche dal Salvador, oltre che dalla Somalia e dell'Eritrea''. Come in passato, anche in questi ultimi tempi la permanenza a Rebbio dei giovani migranti dura qualche settimana. I più tentano di andare in Svizzera o nei paesi del Nord Europa. ''C'è chi fra i miei ragazzi che ci ha provato più volte, ma senza successo - continua il sacerdote -. Le famiglie tendono a restare a Como, cercano una soluzione in città, anche se non mancano le difficoltà''. Don Giusto non manca di esprimere una sua valutazione sul nuovo governo giallorosso: ''Dovrebbe finire la stagione dell'odio nei confronti dei migranti''.