La società autostradale Pedemontana sta inviando solo in questi giorni i bollettini di pagamento. Coinvolti molti ticinesi
A passo di lumaca. Migliaia di automobilisti, probabilmente moltissimi ticinesi, in questi giorni, dalla Società Pedemontana Spa, stanno ricevendo il sollecito di pagamento per aver percorso, nel 2016, le tangenziali di Como e di Varese e il raccordo tra la A9 (Chiasso-Milano) e A8 (Varese-Milano). Pedaggi che dovevano essere stati pagati entro quindici giorni dall'utilizzo dell'autostrada Pedementona. Oltre al pedaggio non pagato, l'ingiunzione di pagamento comprende anche le infrazioni contestate.
C’è chi si vede richiedere il pedaggio per passaggi relativi al febbraio del 2016 e chi a giugno dello stesso anno senza aver mai ricevuto alcunché in passato. La comunicazione, tra l’altro, è stata inviata per posta ordinaria nelle scorse settimane.
Ma come è possibile contestare un mancato pagamento tre anni dopo? La domanda sorge spontanea. Oltre alla tempistica a suscitare stupore è anche il fatto che il bollettino postale, insieme con l’elenco delle modalità per mettersi in regola, è stato spedito in una busta inviata come posta ordinaria e, quindi, senza alcuna garanzia per Pedemontana che sia stata effettivamente ricevuta. Nei fogli allegati la società fa presente che, in caso di mancato pagamento del sollecito, procederà con il recupero crediti che comprende, tra l’altro, una multa con la decurtazione dei punti patente nonostante l’apposita convenzione con la Polizia stradale sia stata sottoscritta nel 2018, due anni dopo le presunte infrazioni.
Chi, del resto, a distanza di tre anni, può ricordare con certezza se è effettivamente passato sulla Pedemontana senza aver versato il corrispettivo economico? Qualcuno ha anche provato a rivolgersi al servizio clienti, ma si è dovuto arrendere di fronte al numero di persone in attesa. Insomma, continua la telenovela legata al pagamento dei pedaggi per chi percorre la Pedemontana. L’assenza di caselli sull’autostrada lombarda, unica in Italia - avrebbe dovuto essere una grande rivoluzione per gli automobilisti, ma in realtà le difficoltà per il pagamento si stanno rivelando una compliatissima stotia senza fine.